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Il terrore naviga su Internet

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«IL CARTAIO»

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Saranno i mezzi di comunicazione tecnologicamente più avanzati i veri protagonisti dell'ultima fatica del maestro dell'horror all'italiana. Il regista Dario Argento (nella foto) è infatti da pochi giorni tornato dietro alla macchina da presa. Sono iniziate da quasi due settimane nella Città Eterna le riprese de «Il cartaio», il nuovo film del maestro del brivido che dopo il successo di «Non ho sonno», in questi giorni sta girando con la sua troupe in alcuni quartieri della metropoli. Ovviamente il set è, come al solito, inavvicinabile per giornalisti e fotografi. Numerosi gli angoli più caratteristici della città utilizzati per i ciak esterni. Dall'orto botanico al cimitero di Prima Porta, da Tor Pignattara all'isola Tiberina fino ai Fori Imperiali. Gli interni invece saranno ospitati negli studi della De Paolis. Girata in presa diretta ed in lingua inglese (Argento è molto richiesto sul mercato estero), la pellicola anche questa volta avrà un cast davvero nutrito. Protagonista del giallo sarà la bella Stefania Rocca, nei panni di una avvenente ispettrice di polizia che dovrà scovare un assassino informatico. La vicenda si evolve a colpi di Internet, intorno ad uno sconosciuto che rapisce una turista e sfida la polizia inviando una e-mail con la quale la informa del sequestro, firmando il messaggio per l'appunto il Cartaio, ed invitando le forze dell'ordine a giocare con lui una sorta di partita a videopoker, in una chat room. La vita della donna è la posta in gioco. In un primo momento nessuno crede a quello che viene giudicato il gesto di un mitomane fino a quando arriveranno le raccapriccianti immagini, via web cam, della vittima barbaramente trucidata. Da qui l'inizio di una serie di contatti, tra gli agenti e l'assassino che si trasformeranno in un vero e proprio duello informatico, con continui colpi di scena. Ad indagare sul misterioso fatto, anche John, un poliziotto americano intepretato da Liam Cunningham nonchè una sfilza di bravi attori italiani. Primo fra tutti, Silvio Muccino (per lui il ruolo di un anti hacker che aiuterà a smascherare il colpevole), Claudio Santamaria, Piermaria Cecchini, Adalberto Maria Merli, Mia Benedetta e Fiore Argento. Si parla anche di un esperto del calibro di Yasaki Kurata, fatto arrivare direttamente da Singapore, ingaggiato dall'autore per farsi svelare i segreti del videopoker. Scritto con il suo sceneggiatore di fiducia, Franco Ferrini, il film verrà prodotto da Opera e distribuito dalla Medusa. Benoit Debie è il direttore della fotografia mentre le scenografie sono di Antonello Geleng, i costumi di Patrizia Chericoni ed il montaggio di Anna Napoli. Con questo ulteriore film, che probabilmente farà il giro delle sale cinematografiche di mezzo mondo, Roma si aggiudica ancora una volta, dopo i mitici anni '60, la palma di Capitale del cinema. Un immenso ed inesauribile set. Non c'è stata strada, palazzo, fontana, scorcio o panorama che non sia stato inquadrato dall'occhio indiscreto di una cinepresa. Illustri registi o giovani cineasti alle prime armi, l'hanno voluta come sfondo alle loro storie. Tra quelli più noti e recenti c'è sicuramente Gabriele Muccino per «Ricordati di me», Ferzan Opzetek per «La finestra di fronte», Carlo Vanzina per «Febbre da cavallo 2», Daniele Vicari per «Velocità massima», Cristina Comencini per «Il più bel giorno della mia vita». Un elenco destinato ad allungarsi, visto che sono ancora molte le produzioni che al Comune di Roma hanno fatto richiesta per la necessaria autorizzazione.

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