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I papà di Zelig: «Un successo annunciato»

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Il boom televisivo preceduto dal riuscitissimo tour estivo. Che sarà ripetuto a partire da luglio

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Per trasferirsi, dal prossimo 7 aprile, dalla prima alla seconda serata di Italia Uno. E riprendere la consueta collocazione nello storico locale di Milano da cui il programma televisivo ha mutuato il titolo. Accusata di aver sottratto pubblico al recente festival di Sanremo, spostata dal martedì al mercoledì per evitare lo scontro con la fiction di Canale 5 «Carabinieri», la trasmissione ha dimostrato di possedere uno zoccolo duro di spettatori disposto a seguirne le sorti in qualsiasi collocazione oraria. Si spiega così l'iperbolica crescita degli ascolti che ha sbilanciato troppo l'audience complessiva Mediaset sulla più giovane rete del gruppo, creando notevoli problemi di palinsesto all'interno dell'azienda. La prima puntata, andata in onda il 21 gennaio scorso, aveva esordito con 5.739.000 spettatori che, il 28 febbraio scorso, erano aumentati a 7.919.000 affezionati seguaci. Martedì 4 marzo, in concorrenza con la serata del festival di Sanremo, Zelig aveva conquistato 7.272.000 fedelissimi per raggiungere il record di 9.121.000 spettatori la scorsa settimana. Punta massima di ascolto per Italia Uno. Il successo televisivo, però, era stato ampiamente anticipato dallo straripante gradimento con cui il pubblico di tutt'Italia aveva accolto lo Zelig tour, ovvero la tournée estiva dei comici di Italia uno, iniziata a luglio del 2002. «Se i funzionari televisivi, così poco abituati ad allontanarsi dai propri uffici, avessero prestato più ascolto a chi riferiva loro dell'incredibile attenzione riservata dal pubblico italiano di ogni età al nostro tour estivo, non avrebbero sottovalutato Zelig Circus in fase di preparazione dei palinsesti per poi correre ai ripari dinanzi ad un successo televisivo del tutto prevedibile», sottolinea, con una punta di polemica, Michele Mozzati che firma il programma assieme a Gino Vignali. La coppia è più nota come Gino e Michele. Paradossalmente, per errori di calcoli altrui, Zelig Circus è divenuto un problema per eccesso di audience. È il primo esempio di programma il cui ascolto, in qualunque collocazione oraria e settimanale, è assicurato dalla fedeltà del pubblico. Sull'ipotesi di trasferire, il prossimo anno, il programma a Canale 5, Michele afferma di non aver mai avuto preclusioni, pur considerando Italia Uno rete di riferimento per le finalità di Zelig. L'importante è la garanzia dell'intoccabilità della formula e la certezza di un determinato numero di seconde serate televisive da utilizzare come laboratorio di nuovi comici. Michele puntualizza che, pur consapevole dell'importanza dell'Auditel non ne condivide le ferree regole che potrebbero anche mettere in discussione il suo futuro in Tv. Intanto conferma la partenza dello Zelig tour 2003 il prossimo luglio ed anticipa le novità del programma in partenza il 7 aprile. «In ognuna delle nuove otto puntate di seconda serata ci saranno un paio dei comici storici di Zelig affiancati da esordienti alla loro prima prova televisiva. Alcuni comici noti, inoltre, sperimenteranno nuovi personaggi. Tra questi Raoul Cremona sostituirà il suo famoso misogino "Omen" con un personaggio nuovo già pronto da un anno che ha atteso di essere "provato" per consentire ad "Omen" di affermarsi. Cremona interagirà con la "spalla" Claudio Bisio, storico conduttore di Zelig assieme a Michelle Hunziker. Beppe Braida, invece, accantonerà le parodie dei Tg per sperimentare altre forme di comunicazione. «Gli autori di Zelig - continua Michele - realizzano provini mensili aperti a tutti che rappresentano la base di partenza per ulteriori selezioni. Ma l'approdo alla Tv dipende da una serie di fattori legati alla crescita professionale ed all'occasione giusta. Aldo Giovanni e Giacomo, ad esempio, hanno atteso 15 anni prima di arrivare in video. Ad Antonio Albanese è bastato un solo provino a Zelig: il mese dopo si esibiva già in televisione. Il segreto di Zelig - conclude Michele - è lo spirito di gruppo. Un gruppo aperto nel quale i comici possono entrare ed usci

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