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NUOVE TECNOLOGIE E BENI CULTURALI

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Il contatto con la storia, le nostre radici, le origini della civiltà del Mediterraneo sarà, tra breve, arricchito attraverso il rapporto diretto con gli antichi abitanti di Pompei, l'incontro ravvicinato con le loro abitudini e comportamenti, grazie alle nuove tecnologie: dall'"occhio" dei satelliti alle immagini tridimensionali generate dai computer. Questa e molte altre le "magie" delle «Nuove tecnologie al servizio del patrimonio del Mediterraneo e della diffusione della sua cultura», come è stato dimostrato al secondo appuntamento di «Incontri Internazionali - Monaco e il Mediterraneo», ospitato a Montecarlo. Archeologi, ingegneri, produttori di immagini digitali, provenienti dalle due rive del Mediterraneo, hanno risposto all'appello di Elisabeth Bréaud, presidente dell'Associazione Monegasca per la Conoscenza dell'Arte, che nel Duemilauno lanciò questi «Incontri» biennali. Studiosi e tecnici francesi, italiani, greci, egiziani, marocchini, tunisini si sono scambiati esperienze e progetti sul ruolo che possono giocare dal punto di vista educativo e divulgativo le realizzazioni multimediali che si rivolgono alla ricchezza storica e culturale dei Paesi attorno al Mediterraneo. Dal ritrovamento di siti archeologici, attraverso le foto dei satelliti, alla conservazione di oggetti e opere antichi, fino alla loro ricostruzione, simulata con le immagini digitali, l'ausilio tecnologico in questo campo è vasto e vario. La ricostruzione con immagini virtuali, su Internet o su cd-rom, di templi, architetture, sculture e oggetti dell'antichità, è considerata una spinta formidabile per la divulgazione e lo sviluppo turistico del patrimonio culturale del Mediterraneo. E in questa direzione i maggiori apprezzamenti sono andati alle dimostrazioni italiane, come quella presentata da Lifeplus che l'ha realizzata per l'Unesco. «Con "Un giorno a Pompei/Realtà virtuale tra archeologia e turismo - ha spiegato Marxiano Melotti, docente all'Università di Milano - grazie a un paio di occhialini, si potrà osservare com'era la vita nella villa, nel tempio o nella taverna che si sta visitando. Vedremo e ascolteremo l'oste che ci mostrerà come facevano il vino a quel tempo, o la moglie che ci inviterà ad accomodarci e ci proporrà di gustare cibi e bevande di quel locale. E così via per le passeggiate nei giardini, rituali religiosi e quant'altro riguarda la vita di Pompei prima della distruzione». E ancora a Pompei ci conducono le ricostruzioni di «Roma antica», il cd-rom realizzato per i musei francesi e tedeschi dagli italiani di Altair4. «Le ricostruzioni delle ville romane e le visite alle terme di Caracalla del nostro lavoro consentono di osservare nei dettagli e da vicino le meraviglie dell'architettura di "Roma antica" - hanno spiegato Alessandro Furlan e Maria Cristina Turchi - Dopo il successo all'estero, il cd-rom ci è stato richiesto anche in Italia, dall'Enciclopedia Treccani». Dedicata alla modellizzazione di oggetti e architetture, invece, l'esperienza di Livio De Luca, ingegnere italiano che opera al Cnr di Marsiglia, e autore della ricostruzione del tempio di Dougga, in Tunisia. «Il nostro metodo è la forma a basso costo di un software già usato per gli effetti speciali di film-kolossal come "Matrix". Con 700 euro chiunque può ottenere i rilievi che vuole sul suo pc, gli studenti come gli archeologi, e trasformare in immagini a 3D le foto scattate con la camera digitale».

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