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SI È aperta a Parigi, nelle Gallerie del Grand Palais una importante retrospettiva del pittore francese ...

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In 180 opere, di cui 75 quadri, la retrospettiva del pittore che nel 1964 affrescò il soffitto del Palais Garnier, l'Opera di Parigi, percorre oltre 70 anni di creazione: i primi quadri risalgono al 1908, gli ultimi al 1984. Il percorso è diviso in cinque sezioni: gli Anni russi, il Teatro ebraico, la Galleria delle Favole, la Bibbia e gli Anni francesi. Di famiglia modesta, maggiore di nove figli, Chagall nacque a Vitebsk, in Bielorussia. Dopo aver studiato pittura a San Pietroburgo, si trasferì a Parigi dove dal 1910 al 1914 visse e lavorò a «La ruche», la celebre «città degli artisti» di Montparnasse, frequentata da Apollinaire, Modigliani, Leger, Soutine. Affascinato dal cubismo di Delaunay, si allontanò dalla figurazione tradizionale, lanciandosi nella ricerca di un universo personale e poetico. Rifugiato a San Pietroburgo nel 1915, fu direttore dell'accademia di belle arti della sua città natale, poi del nuovo teatro ebraico di stato di Mosca dove realizzò parecchi affreschi murali, scenografie e costumi. Nel 1922 abbandonò la Russia per Berlino, per poi stabilirsi definitivamente in Francia, tranne il periodo 1941-1948 in cui la guerra lo spinse all'esilio negli Usa. La mostra, in omaggio al periodo francese, si apre sul celebre «Autoritratto del pittore dalle sette dita», un quadro che mostra le contraddizioni di un pittore slavo e parigino, impregnato del folklore e dei riti della sua terra. Il periodo più inventivo, pieno di fantasia ed immaginazione, è quello successivo al matrimonio nel 1915 con la sua musa, Bella Rosenfeld. L'evocazione della felicità si traduce in quadri come «La promenade» (1917) o «Belle au col blanc», idolo dalle dimensioni sovrannaturali. Tornato a Parigi dopo aver capito che non può più vivere a Mosca, Chagall si lancia nella serie delle «Favole» e si ispira alla Bibbia, tema che gli ha dettato centinaia di opere. Dopo gli Anni '50, riceve molti incarichi pubblici come le vetrate per la cattedrale di Reims (1974), per la sinagoga dell'ospedale di Gerusalemme, per la cattedrale di Metz. Nel 1964, su richiesta del ministro della cultura Andrè Malraux, esegue gli affreschi per il soffitto di Palais Garnier, e nel 1973 inaugura a Nizza un museo che espone parecchie centinaia delle sue opere bibliche. La mostra, che chiuderà il 23 giugno, sarà in seguito presentata a San Francisco. A. T.

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