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Il coronavirus uccide cento medici. Sale il bilancio delle vittime

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Carlo Antini
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Coronavirus, cento medici morti in Italia dall'inizio della pandemia. A essere colpiti sono stati soprattutto i medici di base. «Cento colleghi morti. È una ferita sulla pelle di tutti i medici. Mai avremmo pensato di arrivare a tanto. Questi numeri devono far riflettere chi doveva tutelarci». Non nasconde la sua amarezza all'Adnkronos Salute il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.  Per approfondire leggi anche: Taormina: governati da criminali «La sicurezza sul lavoro è un diritto dei cittadini, ma anche dei medici. È opportuno riflettere su quanto questo virus ci abbia colti impreparati e sul fatto che garantire la sicurezza sul lavoro è un dovere dello Stato», aggiunge Anelli, sottolineando «che i medici di famiglia hanno pagato il tributo più pesante». «Sono stati lasciati soli a combattere a mani nude contro il virus - denuncia il presidente della Fnomceo - Se i medici si sono ammalati, questo è accaduto perché sono stati contagiati visitando i loro pazienti». In Italia «c'è una paura diffusa, ma non posso tacere l'esigenza di tutelare un diritto, quello alla sicurezza sul lavoro. I medici garantiscono la salute e le cure agli italiani, ma hanno a loro volta il diritto di agire in sicurezza. Chi non li ha messi in condizione di farlo deve riflettere - sottolinea Anelli - e riflettere molto. Perché quello che abbiamo sotto gli occhi, oggi che piangiamo 100 colleghi  morti, non si ripeta mai più».

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