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Attilio Fontana: in Lombardia contagi non più in salita ma troppa gente in giro

Davide Di Santo
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Il governatore della Lombardia Attilio Fontana fa il punto sull'emergenza coronavirus e sulla curva dei contagi: "non più in salita ma non  ancora in discesa". "Non ho ancora i numeri ufficiali, ma le indicazioni che mi arrivano è che stiamo proseguendo sulla buona strada: stiamo mantenendo quella specie di linea che non più in salita e non è ancora in discesa, ma non stiamo andando avanti nella progressione, questo è l'aspetto positivo a cui noi guardiamo con grande interesse e speranza. Questo non toglie che non si debba abbassare la guardia", ha detto il presidente di Regione Lombardia nel consueto appuntamento con la stampa. Leggi anche: Covid-19 e animali, smascherate tutte le fake news La lieve controtendenza non deve avere l'effetto di un liberi tutti: "Non so se è stata un'impressione mia o è vero ma ho visto più macchine in giro, più gente in giro, come se le buone notizie, le discrete notizie che sono arrivate negli ultimi giorni avessero fatto sì che i nostri cittadini non si sentissero più obbligati a proseguire nel rispetto delle manovre: amici no, se ricominciamo la vita normale, se evitiamo quel distanziamento che è alla base di questi risultati rischiamo che i numeri ricomincino ad essere negativi ha detto Fontana rimarcando: "Stiamo andando benino, manteniamoci ancora fermi negli obblighi che dobbiamo rispettare. Fondamentale l'interazione tra governo ed enti locali: "Noi siamo della linea di poter mantenere le stesse misure dell'ordinanza che sono in vigore in Lombardia fino al 4 aprile. Stiamo ragionando con le altre Regioni per mandare al governo richieste che siano più condivise possibili: se il governo le accetterà benissimo, altrimenti noi abbiamo la possibilità di fare un'ordinanza. Noi chiediamo di mantenere queste chiusure. Sull'attività produttiva è una scelta che può essere fatta solo dal governo" , spiega il governatore lombardo Attilio  Per il prolungamento delle chiusure "sicuramente dovremmo concordarla con le altre regioni, io penso che comunque si debba parlare della metà di aprile anche perché siamo in un fase positiva ma dobbiamo solidificarla". Intanto "stamattina il sottosegretario Rizzi ha ottenuto dal console della Repubblica Ceca 10mila tute per il personale sanitario, mentre il Banco Farmaceutico ha donato 1 milione e 300mila euro di farmaci che equivalgono a 60mila confezioni che verranno distribuiti agli ospedali lombardi, due ennesime dimostrazioni di solidarietà di fronte ai quali non possiamo che dire grazie", annuncia Fontana. Nel pomeriggio in Regione Lombardia ci sarà una riunione di Giunta per destinare 16 milioni di euro, risorse regionali, a favore di famiglie bisognose, in particolare "a sostegno del pagamento del mutuo per la prima casa e l'acquisto di materiale tecnologico, come la possibilità per i ragazzi di comprare un computer per seguire le lezioni online", fa sapere Fontana.  A causa del coronavirus, in Lombardia al 29 marzo sono decedute 5.994 persone (592 in più del giorno precedente); in Emilia Romagna 1.344; 617 in Piemonte; nelle Marche 364; in Veneto 362; in Liguria 358; in Toscana 198; in Lazio 124; 109 le vittime in Campania; 120 nella provincia autonoma di Trento e 64 in quella di Bolzano. Ancora, 87 i morti in Friuli Venezia Giulia; 76 in Abruzzo; 71 in Puglia; 57 in Sicilia; 41 in Valle d'Aosta; 26 in Sardegna; 21 in Calabria; 9 in Molise e 3 in Basilicata.

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