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Giancarlo Tulliani e la casa di Montecarlo. Nuovo arresto per il cognato di Fini

Valeria Di Corrado e Andrea Ossino
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Un nuovo mandato di arresto pende sulla testa di Giancarlo Tulliani, sempre per l'accusa di riciclaggio trasnazionale, contestata in concorso con il padre Sergio, la sorella Elisabetta e il cognato Gianfranco Fini. Dopo che il 17 aprile è entrato in vigore il trattato di cooperazione tra Italia ed Emirati Arabi, in materia di estradizione e mutua assistenza giudiziaria in ambito penale, la Procura di Roma - attraverso l'interpol - ha spiccato un secondo mandato di cattura internazionale nei confronti del cognato dell'ex presidente della Camera, che da ormai tre anni risiede a Dubai. Quindi, se le forze dell'ordine degli Emirati dovessero rintracciare Tulliani, potrebbero (anzi, dovrebbero) «rispedirlo» nel nostro Paese, al pari di altri latitanti, come Amedeo Matacena. A ottobre 2018, infatti, il Senato ha dato il via libera alla ratifica del trattato di collaborazione giudiziaria tra i due Stati, che è stato firmato lo scorso marzo tra l'ambasciatore d'Italia Liborio Stellino e il ministro per gli Affari esteri degli Emirati Arabi, ed è diventato operativo il mese successivo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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