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Bullismo a Non è la Rai. La verità choc di Miriana Trevisan

Miriana Trevisan

Francesco Fredella
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Retroscena choc: “Bullismo” a Non è la Rai? Ecco la versione di Miriana Trevisan. Bullismo, dispetti e mille difficoltà. Possibile tutto questo? Dal racconto di Miriana Trevisan, a Non è la Rai si respirava questo clima.  “Non è vero che tra ragazze ci odiavamo. Almeno io non odiavo. Però è molto probabile che ci fosse, visto che eravamo molte giovani, qualche dispetto. C'era anche un po' di bullismo. Soprattutto da parte di alcune mamme. Forse bullismo è un termine esagerato, ma quando ci sono cento ragazze possono capitare dinamiche simili”, svela a I lunatici (programma di Radio Rai2) l'ex ragazza di Non è la Rai. Quel programma l'ha lanciata nel mondo della televisione. Lei, riavvolgendo il nastro dei ricordi, ha detto: “Era una grande fiaba vivente, almeno io la vivevo così. Io ero una ragazzina che scendeva sotto casa e andava a comprare le gomme da masticare, poi appena ho iniziato la mia vita è cambiata, non potevo più uscire di casa perché trovavo centinaia di persone ad aspettarmi. Tutti gli ammiratori volevano un pezzettino di te. Un sorriso, un bacio, un autografo. Potevi stare lì ore a farti foto, firmare autografi, era una cosa incredibile”.  Per approfondire leggi anche: Miriana Trevisan: "Tornatore mi spinse al muro ma scappai"  Un pensiero, poi, l'ha mandato al grande Mike: “Mike non vedeva l'ora che sbagliassi per divertirsi. Si divertiva tantissimo”. La Trevisan, però, ha lavorato, anche con Corrado. Che ha descritto come un uomo precisissimo in diretta: “Era ancora tutto fatto a mano. Lo spettacolo veniva curato in ogni dettaglio. E poi raccontavamo il vero Paese. Corrado aveva un pensiero e un'attenzione per tutti. Anche per la sorveglianza che doveva aprire la porta. Si preoccupava che tutti fossero accontentati. Era gentile, premuroso. Sembrava di parlare con un grande principe”.

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