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Il prof minaccia le sardine. Cosa dice agli studenti

Carlo Antini
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In un piccolo comune del piacentino parte la caccia alle sardine. La protesta anti-Salvini domani farà tappa a Fiorenzuola d'Arda e Giancarlo Talamini Bisi, professore di una scuola della zona, avverte i suoi studenti con un post su Facebook. «Io sarò presente. Cari studenti, se becco qualcuno di voi, da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno», scrive senza mezzi termini. Di più:  «Vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri». Poi, l'insulto finale: «Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata...». Il post incriminato non è più rintracciabile on line e anche il profilo Facebook del Prof. (di chiare simpatie leghiste - «Liberiamo l'Emilia Romagna», era l'immagine che campeggiava in home page) è stato cancellato. La rete, però, non permette ripensamenti. L'atto di accusa contro le sardine viene rilanciato sui social e, nato a Fiorenzuola d'Arda, diventa globale. Il caso, quindi, piomba sulla scrivania di Lorenzo Fioramonti, a viale Trastevere. «Educare al rispetto dei principi della Costituzione è uno dei fondamenti dell'istituzione scolastica, tra questi vi sono certamente il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero ed a partecipare alla vita pubblica secondo i modi garantiti dalla Costituzione stessa. La scuola è inclusiva e, per definizione, deve educare al pensiero critico e indipendente - esordisce il ministro -. Anche il corpo docente, nell'esercitare la sua importantissima funzione, deve attenersi a questi principi, trasferendoli agli studenti, per non venir meno ai suoi doveri». «Non sono perciò assolutamente ammissibili condotte lesive di tali valori, o che addirittura mettano a rischio la fiducia della comunità scolastica», tuona Fioramonti che sottolinea di aver attivato gli uffici del Miur per verificare i fatti e «procedere con provvedimento immediato alla sospensione». Con il ministro, tutta la sua 'squadrà al Miur: dalla vice Ascani, ai sottosegretari De Cristofaro e Azzolina. Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra alla presidenza dell'Emilia Romagna, prende le distanze: «Il professore Giancarlo Talamini Bisi non è un iscritto alla Lega. Condanno le sue parole: sono inaccettabili, ancor più se scritte o pronunciate da un docente. Le piazze, se non violente, le rispetto sempre, anche se non ne condivido il messaggio. E mai nessuno deve permettersi di censurare idee e pensieri altrui, né con parole né con minacce», taglia corto. Domani alle 18, intanto, le sardine - studenti minacciati compresi - si ritroveranno in piazzale Taverna. Il 14 dicembre, invece, i manifestanti anti-Salvini si ritroveranno nella Capitale, con rigoroso hashtag #RomaNonSiLega. «L'Italia non è quello che la Lega sta mostrando agli occhi del mondo. La Lega e i suoi portavoce non rappresentano la città Capitale d'Italia. Siamo a Roma, il centro del nostro splendido Paese e da qui partirà un'onda, la più grande, che travolgerà il populismo», avvertono. Per approfondire leggi anche: Sardine? No meglio aragoste

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