Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Amatrice, tre governi scandalosi

Nella notte di 3 anni fa il terremoto devastò il centro Italia e nulla è stato costruito. Oggi quello che esiste è solo grazie ai privati

Franco Bechis
  • a
  • a
  • a

C'è una sola parola che a tre anni dal terribile terremoto del centro Italia unisce i governi di Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte: vergogna. La ripeterei senza fermarmi mai a ciascuno dei tre premier e ai loro ministri, viceministri, sottosegretari, maggioranze parlamentari: vergogna, vergogna, vergogna! Tre anni di passerelle della politica, tre anni di balle raccontate ad ogni livello, tre anni di promesse, tre anni di illusioni, tre anni di stanziamenti fantasma, tre anni di sostanziale assenza dello Stato proprio dove avrebbe dovuto essere più presente. Basta scorrere le ordinanze del comune di Amatrice: ancora questa estate si dovevano mettere in sicurezza edifici, demolire ruderi, portare via macerie se non nei comuni più grossi, nelle miriadi di frazioni intorno. E lo stesso ad Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, nel cratere del sisma che unì tragicamente con le sue scosse ripetute e infinite Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria. Basta guardare la galleria fotografica realizzata in esclusiva per 1\ e i quotidiani del gruppo Corriere da Vito Nobile e Giuseppe Silvestri (che ci racconta il viaggio oggi fra le macerie nelle pagine successive) per capire come anche plasticamente il disastro sia tutto lì. Molti paesi sono diroccati più ancora del giorno in cui per la prima volta la terra tremò: non avendo messo in sicurezza nulla mano di uomo, quel che non venne giù lì crollò poi ai tremori successivi. Vergogna per non avere fatto nulla o quasi. Vergogna per averci messi così tanto a dare una casetta provvisoria a chi aveva perso tutto, le famose Sae: ancora in questi mesi ci sono assegnazioni di moduli provvisori che con questo andazzo rischiano di restare l'unica soluzione offerta per chissà quanto. Vergogna per non... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

Dai blog