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Fedez si ribella: "Non è vero nulla"

Fedez replica con durezza alla black list dei fattorini del cibo appartenenti a “Deliverance Milano”. Il sindacato ha pubblicato la lista nera dei vip “tirchi e insensibili” come forma di protesta per la bassa retribuzione da parte dei datori di lavoro, ma al tempo stesso si è lasciata andare a una velata minaccia: “Attente quindi piattaforme digitali del #deliveryfood, perché se non volete parlare con noi, confrontarvi con le nostre rappresentanze autonome e i gruppi organizzati che sono in stato di agitazione sindacale permanente, questo è il futuro che vi aspetta: noi produciamo i dati, noi conosciamo i vostri punti deboli e non esiteremo ad usarli contro di voi. Ricordatevi sempre una cosa clienti: entriamo nelle vostre case, vi portiamo il cibo e qualsiasi altra cosa vogliate, praticamente a tutte le ore del giorno, siamo in strada sotto la pioggia battente o sotto il sole cocente, senza assicurazione. Sappiamo tutto di voi. Sappiamo cosa mangiate, dove abitate che abitudini avete. E come lo sappiamo noi, lo sanno anche le aziende del delivery. Queste piattaforme come sfruttano noi lavoratori senza farsi alcuno scrupolo, sfruttano anche voi, speculando e vendendo i vostri dati”. Sulla pagina Facebook di “Deliverance Milano” si leggono nomi di primissimo piano, da Fabio rovazzi a Dj Albertino, da Higuain a Icardi. E pure i “Ferragnez”. Dalla Polinesia, il rapper ha risposto senza peli sulla lingua: “Mi sono svegliato leggendo questa notizia, al di là della totale infondatezza della cosa, parlano tutti di lotta di classe 2.0, ma le mance sono un retaggio americano che è il non plus ultra del capitalismo. In America le mance sono obbligatorie perché così il datore di lavoro può pagare di meno. E' il modo meno sindacalizzato e tutelato di lavorare, la tua sopravvivenza di lavoratore non può essere garantita dal cliente altrimenti fai una vita di me**a. Mettere l'attenzione sulle mancette è la cosa meno di sinistra che si possa fare. Le liste di proscrizione mi hanno sempre puzzato di fascio. La notizia è infondata e le testate online dovrebbero verificarlo, invece fanno un titolo così perché fa click. Avete rotto il ca**o, imparate a fare il vostro mestiere”. Chi dice la verità? Il sindacato o i volti noti che smentiscono via social di avere il braccino corto?

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