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L'amianto continua a fare più di 1.500 morti l'anno

Domani alla Camera l'evento promosso dallo Sportello Nazionale

Davide Di Santo
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Domani 27 febbraio grazie all'impegno e all'attenzione dello Sportello Amianto Nazionale, si terrà, presso la sala del Refettorio della Camera dei Deputati – Palazzo San Macuto in via del Seminario, 76 il Convegno "Amianto: malattia, prevenzione e previdenza". Un basilare incontro che farà entrare in stretta sinergia Stato e Parti Sociali che si uniranno per risolvere – finalmente insieme – le annose e per tropo tempo taciute problematiche correlate all'amianto, la silenziosa fibra killer che, in Italia, continua a fare più di 1500 morti all'anno solo per Mesotelioma Pleurico, senza contare le altre patologie asbesto correlate, 15.000 in Europa e 100.000 morti nel mondo. Gli ultimi dati rilevati  parlano di un presunto di almeno 35 milioni di tonnellate di amianto su tutto il territorio italiano e, solo nel Lazio, 1 milione e i dati dello stato geolocalizzati dallo Sportello Amianto Nazionale parlano di una Mappatura Incompleta che ha verificato appena il 30 % del territorio nazionale. Infatti nonostante l'asbesto sia il minerale e la sostanza più genotossica per l'uomo, l'Italia fin dal secondo dopo guerra né è stata la maggior consumatrice nella Comunità Europea. Persino dopo numerosi studi scientifici effettuati da medici americani che hanno dimostrato la correlazione tra l'esposizione all'amianto e l'insorgenza, dopo decenni, di patologie maligne ad esso correlate, come il mesotelioma pleurico e il cancro ai polmoni, il più delle volte su questo delicato tema si è preferito ‘soprassedere' per un sicuro vantaggio economico. Le fibre che compongono l'amianto, oltre mille volte più sottili di un capello umano, possono infatti essere inalate con facilità e danneggiare le cellule mesoteliali provocando in alcuni casi il cancro. A dare il via al convegno (sono stati inviatati ai saluti il Ministro della Salute l'onorevole Giulia Grillo, il Ministro del Lavoro l'onorevole Luigi di Maio, il presidente dell' INAIL, INPS,ANCI e delle Regioni. A moderare l'importante dibattito (a cui darà inizio l'onorevole Debora Serracchiani della XI Commissione Lavoro), sarà Fabrizio Protti, presidente dello Sportello Nazionale Amianto che, insieme, al Dott. Mariano Alessi, dirigente medico del Ministero della Salute, Dott. Pietro Comba, direttore reparto Epidemiologia Ambientale e Sociale, Dott. Alessandro Marinaccio (INAIL), responsabile del Laboratorio  Epidemiologia Occupazionale e Ambientale, Prof. Corrado Magnani dell'Università del Piemonte Orientale, Prof. Francesco Facciolo dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma,Dott. Paolo Barbina Responsabile del Centro Regionale Unico Amianto – CRUA Friuli Venezia Giulia, Dott. Giuseppe D'Ercole, Presidente Fondo Vittime Amianto INAIL e Dirigente Nazionale Amianto CISL, l'Ingegnere Mario Murgia, vicepresidente Nazionale di AIEA onlus- Associazione Italiana Esposti Amianto, Ingegnere Antonio Ceglia (UIL) responsabile Nazionale del Servizio Ambiente e politiche sull'Amianto , Dott. Salvatore Nania – Presidente del Coordinamento Nazionale Amianto e Dott. Claudio Iannilli (CGIL) Responsabile Nazionale Amianto. “Come Presidente dello Sportello Nazionale Amianto, spero partecipino numerosi i giornalisti per assistere a questo convegno che vede la sala gremita di onorevoli di tutte le parti politiche, ti autorità e di personalità del mondo delle strutture tecniche e di previdenza ASL, INPS, INAIL. La situazione attuale fa emergere infatti ancora poca collaborazione ed informazione tra agenzie, enti e stampa. C'è bisogno di un lavoro di intersezione, di confronto e soprattutto di un raffronto dei dati. Questo rende “singolare” e decisamente poco efficace il lavoro di censimento che, a tutt'oggi, si presenta disomogeneo e non armonizzato, spesso non corrispondente alla realtà in quanto non attualizzato. “ ha reso noto in una nota stampa il presidente dello Sportello Nazionale Amianto che aggiunge “Tutto questo porta ad una ‘non' visione completa di insieme che se pur parziale renderebbe comunque più efficace la situazione di monitoraggio. Perciò come Sportello Amianto Nazionale abbiamo messo il nostro impegno per creare un flusso informativo omogeneo e organizzato che possa contribuire non solo a dare le informazioni corrette alla cittadinanza al fianco degli oramai più di 400 comuni italiani che ci sostengono, ma anche strumenti concreti per fotografare uno stato dell' arte dei territori e ragionare con i legislatori ed esecutori per trovare le migliori soluzioni in vista di un Italia Amianto Zero che passi dal monitoraggio, dalla tutela,dalle bonifiche dalla formazione e dall'informazione in materia”.

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