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Aut aut di Salvini: "Sì allo sbarco ma poi trasferiti"

Tra Roma e Amsterdam è braccio di ferro: "Pronti a incidente diplomatico con Olanda"

Silvia Sfregola
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"Sì allo sbarco solo se poi i migranti andranno in Germania o in Olanda". Dopo undici giorni di polemiche e attesa il ministro dell'Interno Matteo Salvini fa sapere che darà l'autorizzazione all'attracco della Sea Watch a Siracusa solo se la Germania, stato a cui appartiene l'organizzazione umanitaria, o l'Olanda, si occuperanno dei migranti a bordo. ll caso Sea Watch 3 è finito all'attenzione della Corte europea dei diritti dell'uomo e tra Roma e Amsterdam è braccio di ferro. Per il governo italiano il caso appartiene all'Olanda, di cui la nave batte bandiera. I Paesi Bassi respingono al mittente l'invito a occuparsi dei 47 a bordo della nave, bloccata in rada da 10 giorni al largo delle coste siciliane. "Senza una soluzione globale, non prenderemo parte a nessuna misura per lo sbarco", ha fatto sapere ieri il ministero della Giustizia e della Sicurezza. Ma Roma non incassa e si dice pronta all'incidente diplomatico: "Glieli portiamo fino a casa", ha provocato il vicepremier Luigi Di Maio, mentre lamenta anni di "incidenti diplomatici contro l'Italia", tanto che alla fine il Bel Paese si è "ammaccato". Palazzo Chigi annuncia che depositerà una memoria davanti alla Corte europea dei diritti, con la quale "farà valere la giurisdizione olandese, contestando la propria legittimazione passiva". In altri termini, affermerà che non è l'Italia a dover rispondere di questo caso, e ciò alla luce del diritto sia nazionale che internazionale. Quello che si può fare è attivare un corridoio umanitario verso l'Olanda. La nave, per il governo, non ha scuse: ha avuto una condotta "temeraria", perché in condizioni di mare mosso, "anziché trovare riparo sulla costa tunisina distante circa 40 miglia, universalmente considerata porto sicuro, si è avventurata in una traversata di centinaia di miglia mettendo a rischio l'incolumità dei migranti a bordo". L'obiettivo, si chiede la Presidenza del Consiglio, era salvare i naufraghi oppure "creare un caso internazionale richiamando l'attenzione dei mass media?". Poi Di Maio, più tardi, ribadisce il concetto: "Hanno deciso di venire qui in Italia, perché l'Italia è il palcoscenico dell'immigrazione. La Sea Watch sta sempre in televisione".

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