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Un altro barcone in avaria. Toninelli: "Torna a Tripoli"

A circa 60 miglia da Misurata. L'ong Alarm Phone: "Ci sono morti"

Davide Di Santo
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Un nuovo allarme e il solito rimpallo di responsabilità tra i Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo. L'orrore dei 117 migranti morti venerdì al largo delle coste libiche non è ancora stato dimenticato che una nuova strage si prefigura nelle acque a 60 miglia da Misurata: un altro barcone con 100 persone a bordo è stato segnalato da Alarm Phone. Il natante, che inizialmente non aveva chiesto aiuto, avrebbe imbarcato acqua con le persone nel panico. A bordo potrebbero esserci dei morti, tra cui forse anche un bambino che risulta essere "incosciente". Il primo allarme è arrivato alle 11 di sabato. "Aiutateci, presto non riuscirò più a parlare perché sto congelando": questo il tenore di una drammatica telefonata giunta dal barcone al sistema di allerta a cui si rivolgono i migranti che tentano la traversata. "Sono nel panico - raccontano i volontari - il nostro staff sta cercando di calmarli, ma nell'ultima ora abbiamo sentito più volte persone urlare". Dopo una giornata di richiami andati a vuoto, Palazzo Chigi ha fatto sapere di essere in continuo contatto con la Guardia costiera libica "perché effettui questo ulteriore intervento e metta in sicurezza i migranti che sono a bordo". I passeggeri avevano più volte chiesto di non informare Tripoli per non essere costretti a tornare indietro. E, sebbene sia lontanissima, a 15 ore di navigazione, la Sea Watch aveva deciso di dirigersi verso le coordinate segnalate dal barcone. Nella serata di sabato, però, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha fatto sapere che "la nave Sierra Leone, sotto coordinamento libico, sta iniziando a prendere a bordo i 100 migranti dal gommone". Tutto si sarebbe svolto "secondo le convenzioni internazionali", e "i naufraghi andranno a Tripoli".

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