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Consip, chiuse le indagini

Chiesta l'archiviazione per Tiziano Renzi, il papà di Matteo

Andrea Ossino
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Le indagini sono terminate. Dopo circa due anni la procura di Roma mette un punto all'inchiesta Consip. Tra fughe di notizie, falsi e appalti sospetti sono sette le persone che rischiano di doversi accomodare sul banco degli imputati. Tra loro spiccano i nomi dell'ex ministro dello Sport, Luca Lotti, dell'ex comandante generale dell'Arma Tullio Del Sette, dell'ex comandante della Legione Toscana dei carabinieri, Emanuele Saltalamacchia e dell'ex carabiniere del Noe e oggi assessore alla Sicurezza di Castellammare di Stabia, Gianpaolo Scafarto. Quest'ultimo è accusato di aver manipolato l'inchiesta per incastrare Tiziano Renzi, il padre dell'ex premier Matteo. Papà Renzi, dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati, adesso potrebbe uscire dall'inchiesta. La Procura di Roma ha infatti chiesto l'archiviazione. A “utilizzare” il nome di Renzi sarebbe stato anche Carlo Russo, adesso indagato per millantato credito. L'ex ministro Lotti, il generale Saltalamacchia, e l'ex presidente di Publiacqua Firenze Filippo Vannoni, sono invece accusati di favoreggiamento. Il generale Del Sette è accusato di rivelazione del segreto istruttorio. Mentre l'ex presidente Consip, Luigi Ferrara, accusato di false informazioni ai pm, è stato raggiunto da una richiesta di archiviazione. Proprio come Alfredo Romeo e Italo Bocchino. Le indagini avevano portato ad indagare, con l'accusa di violazione del segreto istruttorio, anche il pm napoletano Henry John Woodcock e la giornalista Rai, Federica Sciarelli. Entrambi sono stati archiviati. 

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