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L'affondo del Papa sull'aborto: "È come affittare un sicario"

Il Pontefice: "Ogni bambino malato è un dono"

Davide Di Santo
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"Interrompere una gravidanza è come fare fuori uno. È giusto fare fuori una vita umana per risolvere un problema?". Questa domanda è stata rivolta da Papa Francesco ai fedeli di piazza San Pietro. "È giusto - ha continuato il Papa - affittare un sicario per risolvere un problema". "Fare fuori un essere umano è come affittare un sicario per risolvere un problema", ha scandito Francesco che nella sua catechesi sul quinto comandamento "Non uccidere" si è soffermato a lungo sul tema dell'aborto, in particolare su quello terapeutico, contro il quale ha affermato: "Ogni bambino malato è un dono". Secondo Francesco, dunque, "è un approccio contraddittorio quello che consente anche la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti. Ma come può essere terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita innocente e inerme nel suo sbocciare? Da dove viene tutto ciò?". "La violenza e il rifiuto della vita - ha osservato - nascono in fondo dalla paura. L'accoglienza dell'altro, infatti, è una sfida all'individualismo". "Pensiamo - ha continuato il Papa - a quando si scopre che una vita nascente è portatrice di disabilità, anche grave. I genitori, in questi casi drammatici, hanno bisogno di vera vicinanza, di vera solidarietà, per affrontare la realtà superando le comprensibili paure. Invece spesso ricevono frettolosi consigli di interrompere la gravidanza". "Un bimbo malato - ha insistito Bergoglio - è come ogni bisognoso della terra, come un anziano che necessita di assistenza, come tanti poveri che stentano a tirare avanti: colui, colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio che può tirarmi fuori dall'egocentrismo e farmi crescere nell'amore". "La vita vulnerabile - ha poi concluso - ci indica la via di uscita, la via per salvarci da un'esistenza ripiegata su sé stessa e scoprire la gioia dell'amore". 

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