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In moschea si predica il voto a sinistra

Riunioni per orientare le preferenze. Con la vittoria della destra addio a "ius soli" e restrizioni sui centri religiosi

Francesca Musacchio
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Uno dei timori più grandi è di ritrovarsi Matteo Salvini ministro dell'Interno. Gli argomenti sul tavolo, però, sono tanti e vanno dalla possibilità di un giro di vite tra i luoghi di culto abusivi fino alla perdita di alcuni privilegi che in questi anni sono stati concessi alla comunità. Per questo i musulmani d' Italia si preparano alle elezioni del prossimo 4 marzo organizzando incontri "esclusivi" all'interno di alcune moschee. Da nord a sud, isole comprese, in alcuni luoghi di culto sono state fatte riunioni (e altre sono previste) riservate a pochissime persone per orientare il voto dei fedeli che hanno cittadinanza italiana e quindi possono recarsi alle urne. La notizia arriva da ambienti dell' Antiterrorismo che monitora tutto quello che accade in alcune moschee, soprattutto quelle storicamente considerate più a rischio. E proprio in questo ambito sarebbe emersa l'esistenza di particolari riunioni tra i "capi bastone" della comunità che poi avranno il compito di suggerire ai fedeli su quale simbolo presente nella scheda elettorale apporre la croce. Le indicazioni di voto riguardano principalmente la sinistra, nonostante la delusione per la mancata approvazione dello "ius soli". Tra gli immigrati, e alcuni convertiti italiani, la speranza è ancora quella... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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