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Napoli, gioielliere spara e uccide il rapinatore: indagato per omicidio

Davide Di Santo
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È indagato per omicidio colposo il gioielliere di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, che ieri sera ha ucciso un rapinatore che stava tentando di svaligiare il suo negozio. Lo ha deciso la Procura di Napoli Nord. Ieri pomeriggio, intorno alle 18.30, il gioielliere, che ha circa 30 anni e abita sopra il suo negozio in corso Durante, era a casa con un amico quando si è accorto della rapina in corso. Ha preso la pistola, è sceso in strada e ha fatto fuoco. Quattro rapinatori sono entrati nella gioielleria mascherati da Hulk. Il titolare ha ucciso sul colpo uno dei quattro uomini mentre un ispettore del Commissariato di Frattamaggiore libero dal servizio è riuscito a bloccare un rapinatore, mentre gli altri due sono riusciti a fuggire. I fatti sono avvenuti poco prima delle 19.30. In stato di fermo solo uno dei rapinatori. Si attendono gli esiti dei primi accertamenti della polizia giudiziaria e le valutazioni del pm della Procura di Napoli Nord Giuseppe Borriello intervenuto sul posto, per definire la posizione del titolare della gioielleria Corcione in corso Durante. Al momento, apprende l'Adnkronos, il gioielliere non è indagato né per omicidio volontario né per omicidio colposo. Appena saranno a disposizione gli esiti degli accertamenti il pm valuterà l'eventuale iscrizione nel registro degli indagati nonché eventuali misure cautelari a carico del gioielliere. La vicenda è destinata a riaprire il dibattito sulla legittima difesa. "La proprietà privata deve essere inviolabile. Nessun cittadino, in qualunque parte d'Italia, dovrebbe temere per la propria vita. In nessun caso chi si difende, con una reazione proporzionata, deve essere considerato alla stregua del delinquente che ha provato a rapinarlo. Il centrodestra considera la riforma della legittima difesa utile e necessaria e per questa ragione l'ha inserita tra i punti del programma col quale vuole governare il Paese dopo le elezioni del 4 marzo", ha dichiarato Mara Carfagna, portavoce dei deputati di Forza Italia e consigliera comunale a Napoli. "Già in questi anni - prosegue l'esponente azzurra - abbiamo sollecitato la maggioranza a riformarla, ma il Pd, come sempre sordo ai suggerimenti, ha proposto una legge piena di contraddizioni, rabberciata, che, infatti, non è stata approvata". "Bisogna riportare la legalità ovunque. A Frattamaggiore quattro malviventi hanno seminato il panico non solo in una gioielleria, ma, soprattutto, tra la gente, in mezzo ai bambini vestiti in maschera per Carnevale. Provvidenziale è stato l'intervento di un ispettore di polizia fuori servizio, a cui va il nostro più sentito ringraziamento, così come alle Forze dell'Ordine e alla magistratura che hanno già individuato gli altri responsabili", conclude Carfagna. "La rapina di Napoli conclusasi nel sangue con il gioielliere che ha estratto la pistola e ucciso il rapinatore riporta l'attenzione sul reato di legittima difesa. Questo rischia di diventare uno dei tanti casi di un uomo costretto a difendersi davanti a uno Stato assente e non in grado di garantirne la sicurezza. Il gioielliere ora rischia di essere incriminato pur avendo esercitato la legittima difesa. Una cosa che non sta in piedi". Così l'esponente di Fratelli d'Italia Daniela Santanchè. "Se un malvivente entra in casa mia violando la mia proprietà e magari armato - argomenta la parlamentare - io non posso reagire anzi rischio un incriminazione per eccesso colposo di legittima difesa, come dicono appunto a Napoli: cornuto e mazziato. Non esiste, noi proporremo il condono della pena per tutti i cittadini che hanno esercitato la legittima difesa".

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