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Meningite, 68 morti in quattro anni: maglia nera a Toscana e Lombardia

Silvia Sfregola
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Negli ultimi quattro anni in Italia sono morte 68 persone per meningococco: ai primi posti Lombardia, Toscana e Veneto. Secondo i dati del ministero della Salute, in media, il 50-60% dei pazienti guarisce completamente, mentre il 30% sopravvive riportando conseguenze anche molto gravi (15 bambini su 100 hanno complicanze così gravi da richiedere protesi acustiche o degli arti, riportano cicatrici invalidanti, seri problemi alla vista, deficit neuro-motori) con un costo umano, sociale e sanitario altissimo. La letalità della meningite è di circa il 10% nei casi dovuti a pneumococco (98 deceduti su 940 pazienti nel 2016) e di circa il 12% nei casi da meningococco (21 su 178 pazienti), che aumenta al 23% nel caso in cui il ceppo di meningococco sia il C (13 su 51 pazienti). Tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è Neisseria meningiti dis (meningocco), oltre a Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae . Del meningococco esistono diversi sierogruppi, dei quali i più diffusi sono: A, B, C, Y, W135, X. Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa. I bambini piccoli (al di sotto dei 5 anni di età) e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti, sono a rischio più elevato di contrarre infezione e malattia. Per quanto riguarda il sierogruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dell?anno di età. Esistono tre tipi di vaccino anti - meningococco: il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC):è il più frequentemente utilizzato e protegge solo dal sierogruppo C. Il vaccino coniugato tetravalente: protegge dai sierogruppi A, C, W e Y. Il vaccino contro il meningococco di tipo B: protegge esclusivamente contro questo sierogruppo. Al momento non esiste alcuna situazione epidemica, la circolazione dei germi che causano la malattia è nella norma attesa in linea coi numeri degli ultimi anni, il presidio preventivo rappresentato dalla vaccinazione è disponibile per le classi di età a rischio e per le persone che presentano rischi particolari di contrarre una malattia invasiva grave e sarà in distribuzione gratuita secondo le previsioni del nuovo Piano nazionale, inserito per questi motivi nei Livelli Essenziali d?Assistenza che il Sistema Sanitario Nazionale eroga.

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