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Regionali in Sicilia: Fava chiama la lista "Cento Passi". Scoppia la polemica con Impastato

Peppino Impastato fu ucciso il 9 maggio del 1978. Lo stesso giorno in cui fu trovato il cadavere di Aldo Moro in via Caetani

Stefano Liburdi
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In Sicilia si litiga ancora prima di iniziare a lavorare. Questa volta a sollevare la polemica sulle elezioni regionali è Giuseppe Impastato, fratello di quel Peppino noto per le sue denunce contro le attività di Cosa Nostra, motivo per cui fu assassinato il 9 maggio 1978. A rendere popolare la storia di Peppino fu il regista Marco Tullio Giordana che ne raccontò le vicende nel film “I cento passi”. Claudio Fava candidato alla presidenza della Regione Sicilia, ha scelto di denominare la sua lista “Cento Passi per la Sicilia”. Da qui la polemica con Giovanni Impastato, fratello di Peppino. «"I Cento passi" è un'immagine che appartiene ai siciliani onesti. Per noi è la proposta di un grande patto civile di donne e uomini liberi. Questa immagine parla di Peppino Impastato come di Giuseppe Fava e di tutti gli altri caduti, tanti, per restituire dignità a questa terra. Stiamo parlando di un simbolo straordinario, non di un film». ha risposto Claudio Fava. «Mi preme anche ricordare che "I Cento Passi" - aggiunge - ben prima di essere il titolo del famoso film, è il titolo di un capitolo che io, Claudio Fava, dedicai 25 anni fa a un mio libro sui molti delitti impuniti di mafia. Che poi, se qualcuno si offenda perché Fava usa una frase di Fava e nessuno protesta se Musumeci usa una frase di Paolo Borsellino, è una cosa piuttosto curiosa. Infine, per la cronaca, l'idea di chiamare questa nostra sfida "Cento Passi per la Sicilia" è una scelta che abbiamo condiviso con Giovanni Impastato ben prima di presentare questo simbolo».

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