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Passo indietro di Zaia sui vaccini: il Veneto sospende la moratoria di due anni

Davide Di Santo
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Il governatore Luca Zaia fa marcia indietro: è stato sospeso il provvedimento della Regione Veneto che prevedeva una moratoria di due anni per la presentazione della documentazione vaccinale da parte dei genitori per l'iscrizione a nidi e asili.  "Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale", ha affermato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in seguito alla decisione della Regione di sospendere l'esecuzione del decreto. Quesito al Consiglio di Stato Così il Veneto ha sospeso temporaneamente il decreto che prevedeva una moratoria dell'obbligo vaccinale per i bambini dagli 0 ai 6 anni già iscritti alla scuola dell'infanzia, ma contemporaneamente ha richiesto un parere al Consiglio di Stato. Lo ha precisato il presidente, Luca Zaia, spiegando che la decisione è stata presa dopo la richiesta arrivata mercoledì dai ministri della Sanità e dell'Istruzione e un confronto con i tecnici della Regione. L'interpretazione della legge Il direttore generale della sanità del Veneto, Domenico Mantoan, ha ribadito l'interpretazione della legge data dalla Regione e ha chiesto che la palla passi al Consiglio di Stato. Mantoan ha inviato una lettera a Zaia in cui "conferma la propria posizione" sulla legge e in cui comunica la decisione "di sospendere temporaneamente con decisione autonoma, come peraltro avvenuto nella formulazione del decreto; di confermare l'interpretazione autentica della legge e di chiedere che l'amministrazione regionale si possa attivare per un parere autorevole rispetto a questo contenzioso". "Pertanto - conclude Zaia - alla comunicazione fatta da Mantoan sulla sospensione confermo che chiediamo che venga inoltrato il quesito direttamente al Consiglio di Stato, istituzione deputata a dare una interpretazione autentica per Regione e ministero del testo di legge".

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