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Scuola e vaccini, basta l'autocertificazione

La circolare del Miur: "Sarà sufficiente una mail con la richiesta della prenotazione". Garante privacy: "Gli istituti potranno inviare gli elenchi alla Asl"

Silvia Sfregola
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Le scuole italiane possono trasmettere l'elenco degli iscritti alle Asl e queste potranno farne uso per verificare le coperture vaccinali degli allievi. Lo ha stabilito il Garante per la privacy che ha così sciolto il nodo che si era creato in queste settimane. Inoltre il ministero della Salute ha annunciato che per il prossimo anno scolastico, in alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione, si potrà autocertificare di aver richiesto alla Asl di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate. LA CIRCOLARE: ECCO COSA CONTIENE Per l'anno scolastico 2017/2018, - si legge nella circolare - la richiesta di vaccinazione potrà essere effettuata anche telefonicamente (purché la telefonata sia riscontrata positivamente, con un appuntamento fissato), inviando una mail all'indirizzo di posta elettronica ordinaria (PEO) o certificata (PEC) di una delle Asl della regione di appartenenza o inoltrando una raccomandata con avviso di ricevimento. In tutti questi casi, e solo per l'anno scolastico 2017/2018, in alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione si potrà autocertificare di aver richiesto alla ASL di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate. "Noi abbiamo emesso una circolare che risolve tutti i problemi dal punto di vista burocratico-amministrativo", ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Che ha aggiunto: "Per accedere a scuola si deve presentare il libretto vaccinale o la prenotazione, ma se non si riesce ad accedere neanche alla prenotazione, bastano la telefonata al Cup o una mail o una raccomandata con avviso di ricevimento alla Asl. È praticamente impossibile non dimostrare la volontà del genitore di voler vaccinare il figlio". IL GARANTE PER LA PRIVACY "Abbiamo ritenuto ora necessario intervenire, nei limiti che ci sono consentiti dalla legge, per semplificare la vita alle famiglie e consentire un più celere flusso di dati", ha detto il presidente Antonello Soro. Le scuole - sia quelli pubbliche, sia quelle private - e i servizi educativi per l'infanzia possono trasmettere l'elenco degli iscritti alle aziende sanitarie territorialmente competenti. Tali elenchi potranno essere usati per l'attività di verifica delle singole posizioni e per l'avvio delle procedure previste (ad esempio la convocazione dei genitori), nonché per la pianificazione delle attività necessarie a mettere a disposizione dei genitori la documentazione prevista dal decreto. Il Garante ricorda che le aziende sanitarie, di propria iniziativa, per semplificare le procedure, possono già inviare alle famiglie i certificati o altre attestazioni vaccinali per consegnarli alle scuole, senza dover aspettare che siano i genitori stessi a richiederli, nonché inviare altre comunicazioni relative agli obblighi vaccinali, anche a seguito di accordi con gli istituti scolastici. L'OBBLIGO: PER CHI, CHI È ESCLUSO E LE MODALITÀ  I vaccini sono obbligatori per i bambini da 0 a 16 anni ma sono obbligatori per iscriversi a scuola solo per l'asilo nido e la scuola per l'infanzia. No invece per la scuola primaria e secondaria (fino a 16 anni): i ragazzi possono frequentare la scuola ma i genitori vanno incontro a una multa tra i 100 e i 500 euro. Il pagamento della sanzione esonera il bambino dalle vaccinazioni mancanti. Nonostante il pagamento della sanzione, i bambini non vaccinati non possono accedere ai nidi e alle scuole materne. I vaccini sono: anti-epatite B, anti-tetato, anti-poliomielite, anti-difterite, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, Per i bambini nati a partire dal 2017: a tutte quelle sopra elencate, va aggiunta l'antivaricella. PALERMO Pomeriggio di tensione a Palermo. Gli operatori del Centro vaccinazioni sono stati minacciati con un bastone di legno dai genitori di alcuni bambini, che pretendevano che i loro figli fossero vaccinati nonostante la struttura fosse ormai chiusa. La calma è stata ripristinata solo dopo aver spiegato che i bambini avrebbero potuto essere iscritti a scuola con la sola prenotazione per il vaccino. La calma è tornata poche ore dopo.

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