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Senigallia, ostetrica non vaccinata contrae il morbillo

Silvia Sfregola
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Un caso di morbillo di un'ostetrica non vaccinata si è verificato nell'Ospedale di Senigallia. Il Servizio Malattie infettive ha subito avviato l'indagine epidemiologica - dopo la segnalazione di venerdì scorso - per ricostruire rapidamente i contatti avuti dalla ostetrica malata nei probabili giorni di incubazione della malattia. Secondo quanto previsto dalle procedure dettate dal ministero della Salute, sono state contattate telefonicamente le donne che risultavano aver avuto potenzialmente contatti con l' infermiera. Sono stati predisposti anche un percorso ed ambienti dedicati per eventuale terapia con immunoglobuline, nei casi previsti dalle indicazioni ministeriali. Sono stati avvisati anche 19 contatti di 56 pazienti del Pronto soccorso dei quali era registrato il numero telefonico, oppure avvisato il Medico di medicina generale. Sabato il gruppo di lavoro, ha continuato l'attività di valutazione del caso e sono state stabilite procedure sia per il personale sanitario in servizio, sia per il monitoraggio dei possibili contatti a rischio degenti o dimessi. A seguito di questo ulteriore lavoro di indagine sono state identificate e rintracciate le pazienti assistite dall'operatrice nei giorni precedenti al 20 agosto per monitorare l'eventuale comparsa di segni e sintomi compatibili con il morbillo per almeno un periodo corrispondente a quello dell'incubazione della malattia. Si sono vaccinati due contatti familiari, due genitori di neonati ed un operatore sanitario. "Siamo di fronte purtroppo ad una situazione preoccupante. Per questo sono sempre più convinto che l'obbligo vaccinale sia la strada giusta - spiega Fabrizio Volpini presidente della Commissione sanità -. A livello nazionale circa il 30% dei casi di morbillo che si sono riscontrati riguarda personale sanitario non vaccinato. Per questo si sta studiando un provvedimento che permetta anche al personale sanitario non vaccinato di accedere alla vaccinazione".

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