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Vigile del fuoco volontario appiccava incendi e li spegneva a Pavia

Katia Perrini
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Un vigile del fuoco è stato denunciato in stato di libertà a Pavia per incendio doloso e truffa aggravata: per provare "l'adrenalina operativa" si sarebbe trasformato in piromane. P.M., classe 1989, nato a Novara e residente a Palestro (Pavia), volontario dei vigili del fuoco, è considerato l'autore degli incendi verificatisi tra il 2014 e il 2017 nel Pavese. Per altri episodi, avvenuti tra il 2016 e il mese di marzo 2017, ci sono ancora accertamenti in corso. I carabinieri, di fronte a incendi concentrati in una zona circoscritta e ai danni di cassonetti dei rifiuti e sterpaglie, avevano notato che a intervenire sul posto per primo era sempre lo stesso vigile del fuoco volontario e hanno deciso di approfondire gli accertamenti sul suo conto, riuscendo a scoprire che era lui stesso autore. Ad aiutare le indagini dei carabinieri alcune telecamere posizionate nei pressi delle aree di stoccaggio dei rifiuti colpite che lo hanno registrato mentre appiccava il fuoco, per raggiungere subito dopo il proprio comando e così essere il primo a ricevere la chiamata e dare il via operativo all'intervento della squadra. Proprio il "brivido" di poter giungere sul posto con le sirene spiegate è risultata la ragione di quanto commesso dal giovane vigile del fuoco. Lui stesso, ai militari che gli contestavano le prove raccolte a suo carico, si è giustificato, ammettendo i propri addebiti, dicendo che aveva trovato l'incarico "noioso" perché in Lomellina, zona pianeggiante, coltivata a riso e quindi quasi priva di boschi, capitava di rado di dover intervenire operativamente. Il giovane voleva così emulare i suoi idoli televisivi, i protagonisti di una recente serie tv in cui sono raccontati gli interventi di una squadra di vigili del fuoco in una metropoli degli Usa.  In seguito agli interventi il giovane aveva ricevuto la retribuzione prevista, in ottemperanza a quanto previsto dalle normative, che prevedono un pagamento mensile per i volontari sulla base delle chiamate e degli interventi effettuati. Il vigile del fuoco è stato quindi indagato anche per il reato di truffa aggravata. Il giovane, dopo essere stato scoperto, oltre ad aver ammesso le proprie responsabilità si è dimesso spontaneamente dall'incarico. 

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