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Uova contaminate, Ue convoca una riunione speciale

Katia Perrini
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Il caso delle uova contaminate non si sgonfia. Anzi. La Commissione europea convocherà una riunione speciale a Bruxelles per discutere il caso delle uova contaminate da fipronil, a cui parteciperanno i ministri degli Stati membri coinvolti e le agenzie di sicurezza alimentare. L'appuntamento sarà entro la fine di settembre anche se non vi è ancora una data precisa. L'incontro è stato proposto dal commissario Ue per la Salute e la Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, che in questi giorni ha avuto stretti contatti con i ministri di Germania, Belgio e Olanda. Allerta europea La convocazione arriva dopo che lo scorso 2 agosto l'Olanda ha lanciato un'allerta europea per aver scoperto partite di uova contaminate con un insetticida, vietato nel mercato alimentare. Le autorità olandesi hanno segnalato come esportatore il Belgio dove sono state trovate uova infette: ora entrambi i paesi si accusano a vicenda per l'origine della crisi che ha coinvolto 13 Stati europei. Tuttavia, gli esperti e le autorità sanitarie assicurano che, nonostante i livelli di tossicità riscontrati in alcune partite superino il limite consentito nella catena alimentare, questi non rappresentano un pericolo per la salute. Gli arresti La polizia olandese ha arrestato due persone, nel corso delle indagini sull'uso illegale dell'insetticida tossico fipronil nell'allevamento di pollame e produzione di uova. Lo ha fatto sapere la procura olandese, spiegando di aver condotto perquisizioni in otto luoghi in Olanda e Belgio, sequestrando auto, conti bancari e proprietà. Gli arrestati sono i direttori della compagnia olandese Chickfriend, che è al centro dello scandalo. Sono sospettati di minaccia alla salute pubblica e possesso di pesticida illegale, ha precisato la procura. Allarme in Italia  L'Italia ha importato nel 2017 uova di gallina in guscio dall'Olanda sotto accusa per aver commercializzato uova contaminate che possono rappresentare "un serio rischio per la salute". E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia l'arrivo in Italia di 578mila chili di uova in guscio di gallina dai Paesi Bassi nei primi quattro mesi del 2017. Nel primo quadrimestre del 2017 non risultano invece secondo l'analisi della Coldiretti importazioni di uova di gallina in guscio dal Belgio che nella notifica iniziale al Sistema di allerta rapido Rasff il 20 luglio sembra aver indicato che l'Olanda, la Francia, l'Italia, la Germania e la Polonia stanno usando il Dega-16 nei loro mercati.  La risposta del ministro Lorenzin "Si fa seguito alla comunicazione diramata dalla Commissione europea circa il coinvolgimento dell'Italia nella distribuzione delle uova o da derivati (ovoprodotti) contaminate da fipronil. Dai riscontri incrociati, effettuati dal Ministero della Salute, tra le liste di aziende coinvolte e di quelle che hanno spedito prodotti in Italia negli ultimi tre mesi, al momento risulta solo, da una segnalazione delle autorità francesi, pervenuta in data 8 agosto attraverso il RASFF, che un'azienda di tale Paese ha acquistato uova da uno degli allevamenti olandesi interessati e le ha trasformate in ovoprodotti che ha poi venduto anche presso un'azienda italiana. Su disposizione del Ministero, le autorità sanitarie locali hanno provveduto a porre sotto sequestro la partita, e quindi il prodotto non è stato posto in commercio. Pertanto, ad oggi, non risultano distribuiti al consumo uova o derivati (ovoprodotti) contaminate da fipronil sul territorio nazionale. Il Ministero della salute, in ogni caso, continua a valutare con attenzione le informazioni relative alla circolazione dei lotti in Europa (anche in considerazione delle nuove segnalazioni sul sistema di allerta comunitario che provengono da Paesi prima non coinvolti), avvalendosi della stretta collaborazione delle autorità sanitarie regionali e dei Carabinieri Nas.  È stato altresì predisposto un piano di campionamenti su uova, ovoprodotti e carni di pollame per la ricerca di fipronil che verrà attuato in via cautelativa, anche in assenza di segnalazioni specifiche. Il segreto sulla destinazione finale delle uova Con circa i 2/3 delle uova consumate dagli italiani attraverso pasta, dolci e altre preparazioni alimentari, dopo lo scandalo della contaminazione, occorre togliere il segreto sulla destinazione finale dell'import di tutti i prodotti alimentari. Lo chiede ora la Coldiretti sottolineando che a rischio non ci sono solo le uova e gli ovoprodotti, ma anche gli alimenti realizzati con le uova contaminate. Coldiretti sottolinea quindi la necessità di considerare anche i derivati delle uova usati a livello industriale e gli alimenti realizzati con le uova a rischio.   Le uova a rischio arrivano in Francia "Un lotto di 48mila uova, il 0NL43651-01, può essere stato acquistato dai consumatori perché è stato messo in vendita da Leader Price tra il 19 e il 28 luglio". Lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura francese Stephane Travert ai microfoni di radio RMC, garantendo tuttavia che questo non rappresenta un pericolo per i consumatori. Il ministro nella notte ha ricevuto i risultati dell'inchiesta portata avanti da Anses (Agenzia nazionale di sicurezza sanitaria sull'alimentazione) sul caso delle uova contaminate con l'insetticida al fipronil che ha coinvolto 12 Stati Ue. "Noi abbiamo avuto un primo lotto di 196mila uova di provenienza dal Belgio che è stato messo sul mercato tra il 1° aprile e il 2 maggio: queste uova sono state consumate senza impatto sulla salute". Il secondo lotto è stato quello delle 48mila uova provenienti dall'Olanda.

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