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Così la politica vuol fregarci con l'Autovelox

Pronto il documento per rendere illegali le segnalazioni: gli avvisi della presenza di tutor e mappe spariranno da strade, navigatori, app e siti internet

Francesca Pizzolante
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Addio app con le mappe degli autovelox, addio anche a tutte le segnaletiche stradali. Alla vigilia del periodo vacanziero per eccellenza, in cui si metteranno su strada milioni di italiani, il Governo prepara la maxi stangata: è pronto un decreto per bandire ogni sorta di agevolazione che eviti la multa. Motivazione di tale scelta? Ai limiti del ridicolo: "Inducono a manovre di emergenza" spiegano da Palazzo Chigi. Da sempre la multa è il modo migliore è più semplice per far cassa, basti guardare i bilanci dei comuni per capire che la voce più corposa nella tabella entrate è rappresentata dalle contravvenzioni. Il piano diabolico è presto servito: rendere fuori legge le segnalazioni preventive di autovelox e tutor. Una vera e propria rivoluzione per gli automobilisti che perderanno dunque ogni punto di riferimento virtuale e stradale alla guida. Questa decreto andrà a colpire anche le centinaia di app che facilmente si possono scaricare su smartphone e tablet che avvisano la presenza di un rilevatore di velocità. Riguarderà anche i navigatori di bordo. Il motivo, come detto, è che a dire del Governo sono diventate pericolose. Chi è alla guida, insomma, ogni volta che si trova in presenza di cartelli o di app che avvisano un autovelox tendono a frenare bruscamente mettendo a rischio la circolazione. Tamponamenti, cambi di carreggiata improvvisi e manovre azzardate sarebbero causati non solo dalle segnaletiche stradali ma anche e soprattutto dalle funzioni virtuali. Tra i sostenitori di questo provvedimento, come scrive Repubblica, anche il Procuratore Generale di Roma, Giovanni Salvi: "Il fatto di segnalare con anticipo un controllo di polizia è una cosa illogica e che molte volte rende di fatto inutile il pattugliamento. Levare - prosegue Salvi- queste segnalazioni preventive rimetterà legalità sulle nostre strade: deve passare il concetto che gli automobilisti devono sempre viaggiare entro i limiti di velocità, non solo quando ci sono i controlli". Un decreto che, se approvato, farà discutere e manderà su tutte le furie gli automobilisti. Il caso intanto diventa politico con Forza Italia che accusa: "È uno scherzo, vero? Al peggio non c'è mai fine... Il Ministro Delrio conferma? Smentisce? Tace? Acconsente? Così, giusto per sapere... #autovelox #multe". Lo scrive su Twitter Simone Baldelli, vice presidente della Camera e deputato azzurro protagonista, tra le altre cose, di molte battaglie a tutela dei cittadini automobilisti in tema di multe, autovelox e sicurezza stradale. Se il decreto legge in materia, oggi in via embrionale ma con possibilità di successo, venisse approvato, sapremo di essere stati colti col piede pesante sull'acceleratore solo in due casi: di notte, quando scatterà il flash, e quando ci arriverà la multa a casa. Che succede oggi? Succede che, quando un automobilista vede all'ultimo momento le segnalazioni dell'autovelox, alza il piede dall'acceleratore per schiacciare il freno e ridurre la velocità, in modo da non essere "beccato". Questo è proprio quel che spaventa Palazzo Chigi: il rischio di tamponamenti su strade e autostrade, di manovre troppo azzardate che si possono concludere con incidenti gravi. Ad oggi la data dell'entrata in vigore è ancora sconosciuta, tuttavia il percorso sembrerebbe essere stato già tracciato.  

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