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Ecco le dieci bugie che vi racconteranno su Ustica

Scenari di guerra, missili francesi e Usa, depistaggi. Eppure i giudici hanno sempre dimostrato che si tratta soltanto di falsità

Luca Rocca
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Oggi, come ogni 27 giugno da quel 1980 e a 37 anni di distanza, assisterete a molti dibattiti televisivi e leggerete un mucchio di articoli che vi racconteranno, ancora una volta, la non-verità sulla strage di Ustica che costò la vita a 81 innocenti. Sentirete dotti giornalisti affermare che il Dc9 dell'Itavia, matricola I-Tigi, venne buttato giù da un missile lanciato da un caccia forse americano, forse francese; ascolterete noti scrittori sostenere che quell'aereo precipitò, forse, per una «quasi-collisione» con un altro velivolo mai identificato; udirete presunti esperti dichiarare che intorno al Dc9 si svolse una vera e propria battaglia aerea conclusasi con l'abbattimento, per errore, dell'aereo civile; assisterete a speciali Rai messi su per convincervi che sul Dc9 non c'è mai stata nessuna bomba e che alcune persone, in un modo o nell'altro collegate alla tragedia, non si suicidarono né morirono per cause naturali o in incidenti, ma furono uccise su commissione allo scopo di Tappargli la bocca. Insomma, vi verranno riproposte la nota teoria del «Muro di gomma» (resa famosa dall'omonimo film di Marco Risi) contro cui sarebbe andata a sbattere la verità sottaciuta, oppure le nuove ricostruzioni del regista Renzo Martinelli, che nel suo film, «Usti- ca», ha riproposto scenari di guer- ra che si sarebbero verificati intorno al volo dell'Itavia. Sentirete tutto questo e sarà tutto falso. Per ché si tratta di bugie giudicate tali dai giudici; perché sul Dc9 non fu mai trovata nessuna traccia dell'impatto di un missile; perché la «quasi-collisione» è una teoria scientificamente indimostrabile; perché intorno al Dc9 non c'era nessun altro aereo; perché quel velivolo, questo scrivono i giudici e questo affermano i... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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