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Domenico Diele, convalidato l'arresto per omicidio stradale

L'attore Domenico Diele

Silvia Sfregola
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Il verdetto sugli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per Domenico Diele è giunto dopo un'ora e mezza di udienza di convalida dell'arresto e più di due ore di camera di consiglio del Gip del Tribunale di Salerno, Fabio Zunica. Sembrerebbe che l'attore, residente in zona San Giovanni a Roma, dovrà trascorrere ancora qualche giorno nella casa circondariale di Salerno in quanto il braccialetto elettronico non sarebbe immediatamente reperibile. L'innovativo sistema per il controllo elettronico delle persone sottoposte alla misura degli arresti domiciliari deve arrivare dalla capitale e i tempi potrebbero essere lunghi, data la scarsa disponibilità dello strumento. L'attore originario di Siena, è accusato di omicidio stradale aggravato, dopo aver investito e ucciso nella notte tra venerdì e sabato scorsi la 48enne Ilaria Dilillo, lungo l'autostrada A2 del Mediterraneo, all'altezza dello svincolo di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano. La donna, in sella al proprio scooter sulla corsia centrale dell'autostrada, sarebbe stata investita dal lato guida dell'Audi A3 condotta da Diele. Secondo quanto si è appreso, l'attore, noto al pubblico per aver fatto parte dei cast delle fiction "Acab", "Don Matteo", "1992" e "1993", nel corso dell'udienza, svoltasi nel carcere di Salerno - Fuorni, avrebbe chiesto di poter ritornare a lavoro, Secondo la sua versione, si sarebbe messo alla guida dell'automobile, nonostante sapesse di non poterlo fare in quanto gli era stata sospesa la patente, perche' era l'unico modo per raggiungere Matera da Roma, dov'era in programma il matrimonio di una cugina. A Diele la patente era stata sospesa per un anno lo scorso 6 dicembre, e il nuovo rilascio, a dicembre prossimo, era subordinato a verifiche. Dopo l'incidente, l'attore e' stato condotto all'ospedale di Salerno dagli agenti della Polizia Stradale di Eboli intervenuti per sottoporlo al test antidroga, risultato positivo a oppiacei e cannabinoidi. Cocaina e' stata rinvenuta nel portafogli dell'indagato, assistito dall'avvocato Viviana Straccia del foro di Roma. Un'amica della vittima, alla notizia dell'applicazione dei domiciliari, si è detta "sconvolta e fortemente amareggiata. Non volevamo credere che la giustizia arrivasse a tanto". La famiglia Dilillo ha nominato l'avvocato Michele Tedesco, del foro di Salerno, come difensore di fiducia in una eventuale costituzione di parte civile nel processo contro Domenico Diele. L'incarico al penalista salernitano e' stato affidato nel pomeriggio dal padre e dal fratello di Dilillo. Tedesco ha sottolineato che "i familiari vogliono leggere il provvedimento per capire quali sono le motivazioni e soprattutto vogliono che venga fatta giustizia e che il sacrificio della figlia non possa essere inutile e vano". Il legale ha poi confermato di avere un incontro domani mattina con il pm Elena Cosentino, titolare dell'indagine, per "valutare - ha detto - di sollecitare, ed è questo il nostro potere come persone offese nella fase delle indagini, le attività investigative necessarie sui tabulati telefonici, sulla consulenza tecnica per quel che riguarda la ricostruzione della dinamica dell'incidente, nonché una verifica della necessità di una consulenza tossicologica per capire anche la quantità e le modalità di assunzione delle sostanze stupefacenti per capire quando si è drogato rispetto al momento in cui si è verificato l'incidente". Si prospetterebbero, dunque, due tipi di accertamenti da parte di consulenti tecnici incaricati dalla procura salernitana: quello della cinematica, per accertare la dinamica dell'incidente e un quello della tossicologica, per verificare soprattutto per quanto tempo restano le tracce della droga nel sangue.

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