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Consip, la procura di Roma indaga il presidente dimissionario Ferrara

Andrea Ossino
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Un terremoto politico-giudiziario ruota intorno al presidente della Consip Luigi Ferrara. Dopo le dimissioni, dovute anche all'insistente pressing del Partito Democratico e arrivate insieme a quelle della consigliera Marialaura Ferrigno, Ferrara si ritroverebbe adesso iscritto sul registro degli indagati: avrebbe fornito false informazioni ai pubblici ministeri. Gli stessi inquirenti che venerdì scorso lo avevano ascoltato, in qualità di testimone, durante un'audizione durata oltre un'ora e mezza. Un interrogatorio, quello avvenuto intorno alle quattro a piazzale Clodio, in cui Ferrara avrebbe ritrattato quanto dichiarato in precedenza. In altre parole non avrebbe confermato al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al sostituto Mario Palazzi quanto già affermato ai pm partenopei. Ferrara era stato ascoltato anche in merito alla presunta fuga di notizie relative all'indagine sulla Consip, la centrale unica degli acquisti. La stessa ipotesi di reato per cui il ministro Luca Lotti e il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette sono stati iscritti sul registro degli indagati. Stando a quanto affermato dall'amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, Ferrara avrebbe raccontato di aver saputo della maxi inchiesta proprio dal comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette. Ad ogni modo Marroni resterà in carica ancora alcuni giorni: presto infatti verrà convocata l'assemblea dei soci che provvederà a nominare un nuovo consiglio di amministrazione per la società pubblica. 

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