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Italia sempre più vecchia, record negativo delle nascite. Crescono i cittadini stranieri

Davide Di Santo
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Al primo gennaio 2017 la popolazione italiana ammontava a 60 milioni 579mila residenti, 86mila unità in meno sull'anno precedente. Lo stima l'istat, segnalando che la natalità conferma la tendenza alla diminuzione: il livello minimo delle nascite del 2015, pari a 486 mila, è superato da quello del 2016 con 474 mila. Il saldo naturale (nascite meno decessi) registra nel 2016 un valore negativo (-134 mila) che rappresenta il secondo maggior calo di sempre, dietro soltanto a quello del 2015 (-162 mila). La fecondità totale in Italia è scesa nel 2016 a 1,34 figli per donna, dagli 1,35 del 3015. Lo rileva l'istat, segnalando che ciò non è dovuto a una reale riduzione della propensione alla fecondità, ma al calo delle donne in età feconda per le italiane e al processo d'invecchiamento per le straniere. Le straniere residenti in Italia hanno avuto in media 1,95 figli nel 2016 (contro 1,94 nel 2015), mentre le italiane sono rimaste sul valore di 1,27 figli, come nel 2015. Si conferma inoltre la propensione delle donne ad avere figli in età matura: l'età media al parto è di 31,7 anni. Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2017 sono 5 milioni 29 mila (8,3% della popolazione totale), in lievissimo aumento rispetto all'anno precedente (l'aumento è di 2 mila 500 unità, pari a +0,5 per mille). Per gli stranieri risultano positivi sia il saldo naturale (+54 mila nascite rispetto ai decessi) e il saldo migratorio con l'estero (+216 mila gli ingressi rispetto alle uscite). Il contingente dei cittadini stranieri viene ridimensionato, tuttavia, da 122 mila cancellazioni per irreperibilità e 205 mila acquisizioni della cittadinanza italiana. 

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