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Multe, vessazioni, minacce. Per aver messo uno striscione pro-marò

Matilde Siracusano Strano ma vero: pare che affiggere uno striscione di solidarietà verso i nostri Marò sia interpretato da qualcuno come un atto fascista o addirittura nazista. Ed infatti, il...

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Strano ma vero: pare che affiggere uno striscione di solidarietà verso i nostri Marò sia interpretato da qualcuno come un atto fascista o addirittura nazista. Ed infatti, il titolare di un bar nel milanese, oltre ad essere stato condannato al pagamento di una salata contravvenzione, rischia di chiudere l'esercizio perché continuamente vessato da innumerevoli accertamenti da parte delle autorità (polizia annonaria, Digos, azienda sanitaria locale), in seguito all'affissione, all'esterno del bar, di uno striscione che recita: «Non siete in grado di garantire la sicurezza del nostro paese, figuriamoci se riuscirete a riportare i nostri Marò a casa». Oltretutto sembra che il titolare abbia ricevuto ripetute minacce. La vicenda ha subito allarmato Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa e deputato di Fratelli d'Italia, il quale ha recentemente sottoposto la questione all'attenzione del ministro dell'Interno Angelino Alfano con un'interrogazione alla Camera, nel corso del question time. L'episodio deve aver urtato La Russa, dato che, poco tempo addietro, in occasione dell'informativa urgente dello stesso Ministro Alfano in Parlamento, riferita alla vicenda dell'espulsione di Alma Shalabayeva e della figlioletta Alua, rimpatriate in Kazakistan, l'ex ministro aveva rivolto al governo Letta la stessa accusa, asserendo che non sarebbe stato in grado di far rimpatriare le donne Kazake, premesso che «non era riuscito nemmeno a riportare a casa i Marò». Naturalmente La Russa non è stato costretto a pagare alcuna multa, anzi, il riferimento al dramma di Girone e La Torre, oltre a generare imbarazzo collettivo, suscita una condivisione di intenti più unica che rara tra i parlamentari ed i membri del governo di ogni colore politico. Ma a quanto pare, non tutto il mondo è paese e nella zona 8 di Milano, sbandierare solidarietà ai fucilieri di Marina può costare caro. La Russa ha precisato che la vicepresidente del comitato della stessa zona 8, Antonella Loconsolo, ha ritenuto opportuno segnalare l'infrazione commessa dal gestore del locale all'Assessore alla sicurezza e coesione sociale Marco Granelli, esponente del PD, ed in seguito a ciò, è arrivato il verbale, sulla scorta del fatto che, parte dello striscione fosse legato alla parete della casa dove insiste il locale, apostrofato da un anonimo cittadino «covo di fascisti e nazisti». Alfano ha garantito che il verbale è stato elevato solo per l'assenza dell'autorizzazione, aggiungendo che non risulta che l'esercizio sia frequentato da esponenti della destra extraparlamentare. Avrà tranquillizzato i deputati di Fratelli d'Italia e tutti gli italiani indignati dalla triste vicenda dei Marò?

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