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Maltempo, in arrivo una nuova perturbazione

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Cortina

Una persona è stata travolta e uccisa sopra St. Moritz. Salvi per miracolo due sciatori in Alta Savoia

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L'allerta maltempo è sospesa, ma solo per oggi. Da domani è prevista una nuova perturbazione che porterà piogge soprattutto al Nordovest e qualche piovasco soprattutto sulle regioni del basso versante tirrenico. Le temperature rimarranno piuttosto miti. La giornata di Santo Stefano ci ha lasciato da poco, trascinando con sé un'Italia graffiata da frane, valanghe e alluvioni. Pesanti disagi a Roma per allagamenti, alberi caduti e motorini rovesciati a causa delle fortissime raffiche di vento. Alpi. Allarme slavine. Una persona è stata travolta e uccisa sopra St. Moritz. Sono salvi per miracolo due sciatori, che sono stati travolti da una valanga sulla cima del Torchere, a La Clusaz, in Alta Savoia, mentre facevano fuoripista. I due sciatori sono stati ritrovati, sani e salvi grazie ad un rivelatore per le vittime di valanghe, ha annunciato con un comunicato la stazione sciistica che rinnova l'invito agli sciatori a prestare la massima attenzione ed evitare i fuoripista. Sul suo sito Le Parisien infatti titola "due miracolati a La Clusaz". Non c'è stato invece nulla da fare per lo sciatore travolto in Svizzera dalla slavina si è staccata poco prima delle 11.00 dalle pendici del Piz Nair, fuori dalle piste di sci. Non si sa ancora se altre persone siano state travolte dalla valanga, mentre una seconda valanga ha investito una pista nella zona sciistica di St. Moritz. Po. La protezione civile dell'Emilia Romagna ha diffuso un'allerta per la piena del Po con attivazione della fase di attenzione per 72 ore, dalle 12 di oggi alle 12 di lunedì 30 dicembre. A causa delle forti precipitazioni delle ultime ore, si sono verificati innalzamenti dei livelli idrometrici delle sezione del fiume a monte di Piacenza. Sulla base delle valutazioni di Aipo e del centro funzionale Arpa-Simc, si prevede il superamento del livello 1 in tutte le sezioni del fiume Po da Piacenza a Pontelagoscuro nelle prossime 48 ore. Nella sezione di Piacenza, il transito del colmo di piena è previsto nel tardo pomeriggio, raggiungendo valori prossimi al livello 2. Il previsto innalzamento dei livelli idrometrici del fiume, informa l'allerta della protezione civile, potrebbe causare l'allagamento di aree golenali non protette da argini, con interessamento delle attività, degli insediamenti e delle infrastrutture presenti. Cortina d'Ampezzo. Prosegue l'installazione di gruppi elettrogeni a Cortina, Falcade, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore e si stanno installando nel centro di Cortina altri 10 gruppi. Altri 13 sono stati dislocati negli altri comuni del Cadore. Ulteriori 27 gruppi elettrogeni saranno disponibili nelle prossime ore del pomeriggio. Entro la serata saranno circa 100 i generatori messi in funzione. Nella tarda mattinata l'energia elettrica è tornata a Cencenighe, compreso lo stabilimento Luxottica, Rocca Pietore, frazione di Fedaia compresi gli impianti sciistici, a Falcade, frazione di Gavon, alla Marmolada, comprese le funivie e gli impianti di risalita. Il transito è tuttora impossibile su alcuni tratti stradali con conseguenti difficoltà a raggiungere i luoghi di intervento. Il coordinamento degli interventi avviene utilizzando apparecchi telefonici satellitari per il malfunzionamento della rete di telefonia mobile. Nel frattempo sono saliti a 150 i tecnici Enel impegnati a ripristinare le forniture elettriche nel bellunese. Il lavoro è coadiuvato da ulterori 70 risorse di imprese esterne in appoggio per complessivi 220 uomini al lavoro. I disagi si registrano nel momento più importante della stagione invernale. Provoca le proteste degli albergatori, che lamentano un danno economico: “Gli ospiti capiscono perché siamo tutti nella stessa situazione, ma il malumore c'è”, spiegano dall'Associazione albergatori di Cortina d'Ampezzo. "Siamo tagliati fuori dal mondo, i telefoni non funzionano. Siamo stati messi in ginocchio". Gli albergatori di Cortina sono pronti a “chiedere chiarimenti” per i disagi subiti. E una volta ottenute delucidazioni valuteranno come agire. Proteste anche da parte dei commercianti. Fino al 95% dei negozi sono rimasti con le serrande abbassate. Gian Pietro Ghedina, consigliere comunale e consigliere della Consulta comunale di Confcommercio di Cortina d'Ampezzo, dice: “E' un danno inevitabile non aver potuto lavorare in questi giorni di massimo afflusso di turisti. Oggi le situazioni sono diverse, alcune vie sono illuminate, altre senza luce. Quasi tutti, il 90-95% dei negozi, hanno chiuso: mancano il riscaldamento, l'elettricità, non funzionano i Pos. Ora ci interessa riaprire le attività il prima possibile e riportare tutto alla normalità. Sono cose che non dovrebbero succedere, valuteremo le eventuali responsabilità“. Tecnici ancora al lavoro sulle rete elettrica in Cadore per ripristinare l'energia prima che torni il buio. In attesa che Terna regolarizzi il servizio, con l'alimentazione delle rimanenti cabine primarie di Campolongo e Ponte Malon, gli interventi delle squadre Enel continuano a concentarsi sull'installazione di gruppi elettrogeni e sul ripristino di linee di media tensione interrotte dalla caduta di alberi sui conduttori. Liguria. Chiede lo stato di emergenza. Lo ha annunciato il presidente della Regione Claudio Burlando dopo i danni provocati dal maltempo nelle ultime ore. Burlando ha spiegato che “l'intensità delle piogge è stata altissima ma per fortuna un po' diluita nel tempo e nello spazio”. Nonostante questo “registriamo molti danni in tanti comuni grandi e piccoli”. Molte frane hanno interessato Genova e Serra Riccò – dove ci sono 50 sfollati – sia diverse località costiere e dell' entroterra: “Ha colpito duro anche la mareggiata – ha sottolineato Burlando facendo il punto con l'assessore alla protezione civile Renata Briano – e molti comuni stanno contando i danni provocati dalla violenza del mare”. La pioggia ha fatto esondare due fiumi: “Per fortuna – ha sottolineato il presidente ligure – sono due fiumi “dolci”, non cattivi, l'Entella e il Bormida, e le acque non hanno perciò colpito con violenza”. Per far fronte all'emergenza la Regione userà subito le accise sui carburanti, già prorogate nel 2014 e attende dal governo aiuti attraverso la Legge di Stabilità.

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