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E sull'incontro il Cav litiga con Lupi

Berlusconi lancia i club Forza Silvio

Il ministro dei Trasporti risponde al leader di FI: "Abbiamo più volte incontrato i rappresentanti degli autotrasportatori"

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Non chiamateli Forconi, sono il Movimento Nove Dicembre. Un botta e risposta indiretto tra il ministro Maurizio Lupi e Silvio Berlusconi. E un pizzico di incomprensione. Solo poche ore fa il leader di Forza Italia aveva annullato l'incontro con alcuni esponenti degli autotrasportatori, una delle anime che compongono il Movimento. Di sicuro l'organizzazione al vertice nel centro-sud Italia, guidata da Augusto Zaccardelli. Berlusconi si era chiesto cosa aspettava il governo a organizzare un faccia a faccia per cercare una soluzione. La replica di Lupi non si fa attendere e le sue parole segnano anche un piccolo solco nei rapporti di forza all'interno del centrodestra. Si tratta di una sottile prova dell'indebolimento politico del Cav e una presa di posizione difensiva da parte del ministro, membro del Nuovo Centrodestra. Stridono i rappporti tra i partiti. Fa sapere: "Leggo che il presidente Berlusconi ha disdetto l'incontro programmato con una delegazione dei manifestanti dei Forconi per evitare strumentalizzazioni, chiedendo che cosa aspetta il governo a convocare gli autotrasportatori. Mi dispiace che non l'abbiano informato, ma il governo, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, io e il sottosegretario Girlanda abbiamo più volte incontrato i loro rappresentanti". Lupi spiega che con loro un accordo è stato già trovato. Le sigle sindacali che rappresentano il 95% del settore hanno revocato lo sciopero. Il ministro fa un elenco. Il patto sottoscritto prevede: mantenimento del recupero dell'accisa sul gasolio. Mantenimento degli interventi per allineare il costo del lavoro a quello medio europeo (un fondo di 33 milioni di euro). Definizione di una politica di controlli mirati per garantire il rispetto delle regole sulla sicurezza. Tempi di pagamento a 30 giorni secondo le norme comunitarie. Ridefinizione dei compiti dell'Albo per individuare le imprese regolari ed escludere le irregolari. Assegnazione agli uffici del ministero del potere di erogare sanzioni. Impegno a rivedere a livello europeo le norme sul cabotaggio e sull'utilizzo del personale italiano. Apertura di tavoli di confronto per i problemi dei trasportatori residenti nelle isole. Dunque, Lupi sventisce Berlusconi e continua: "Una nuova convocazione dei rappresentanti dell'autotrasporto è già stata fatta ieri ed è fissata, in accordo con i loro principali sindacati, per martedì". Restano aperte alcune questioni, prima fra tutte, l'annuncio del blocco totale dei trasporti su gomma da parte del Movimento Nove Dicembre, che pende come una spada di damocle sugli italiani. Se per Lupi è tutto a posto allora dovrebbe essere risolta anche la protesta. E invece no. In effetti, l'incontro avvenuto tra il governo e il 95% delle associazioni che rappresentano gli autotrasportatori non ha nulla a che vedere con il Movimento Nove Dicembre. Quel restante 5%, secondo i conti di Lupi, che era impegnato a incotrare Berlusconi resta inascoltato. Questione di incomprensioni.

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