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Camorra, arrestato «'o malese» del clan dei Casalesi

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Preso a Modena dalla polizia: l'uomo si era allontanato dalla sua abitazione di cui era ai domiciliari alcune settimane fa e ora è destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere. Corvino ha precedenti per estorsione, ricettazione

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A Modena la polizia ha arrestato il Antonio Corvino, alias «'o malese», 32enne di San Cipriano d'Aversa, latitante ritenuto elemento emergente del clan dei Casalesi. L'uomo, si era allontanato dalla sua abitazione in cui era ai domiciliari alcune settimane fa e ora è destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere. Corvino ha precedenti per estorsione, ricettazione, porto di armi improprie, truffa e reati contro la persona. Antonio Corvino era stato arrestato in una indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna che nell'aprile del 2012, aveva portato all'emissione di 8 provvedimenti restrittivi per indagati tutti di origine campana e da tempo residenti nella provincia di Modena, cui venivano contestati i reati di estorsione e rapina aggravata dal metodo mafioso. Un imprenditore, anche lui di origini campane, attivo nel comparto ceramico a Sassuolo, ha denunciato che un gruppo di persone che si dicevano legate alla fazione Schiavone dei Casalesi recuperava i crediti vantati da alcuni imprenditori, aggiungendo una percentuale come loro compenso, rivolgendosi alle vittime affermando di «essere gli eredi di Sandokan». Almeno 5 imprenditori locali del settore edile, alcuni dei quali malmenati e minacciati con una pistola, le vittime della cosca. Corvino era in un appartamento di Modena in compagnia di due donne, originarie del casertano, che sono state per favoreggiamento personale. Scopo probabile della sua latitanza, riorganizzare il gruppo dopo gli arresti.

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