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Colpo di scena. Si dimettono direttore e vice dello Ior

++ IOR: OGGI RIUNITO BOARD, VERSO SCELTA PRESIDENTE ++

Lasciano Paolo Cipriani e Marco Tulli. Al loro posto, a interim il presidente von Freyberg e Rolando Marranci L'annuncio della sala stampa vaticana. Sullo sfondo l'inchiesta della Procura di Roma che ha portato nel 2010 al sequestro di 23 milioni di euro e ad indagare Cipriani e l'ex presidente Gotti Tedeschi

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Il direttore dello Ior Paolo Cipriani, e il vicedirettore Massimo Tulli si sono dimessi dai loro incarichi. Ne dà notizia la sala stampa della Santa Sede. «Dopo molti anni di servizio - si legge nel comunicato - ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell'Istituto stesso e della Santa Sede. Il Consiglio di sovrintendenza e la Commissione dei Cardinali - si legge nella nota - hanno accettato le loro dimissioni e hanno chiesto al presidente Ernst von Freyberg di assumere ad interim le funzioni di direttore generale con effetto immediato». «L'Autorità di Informazione Finanziaria - si legge ancora - è stata informata. La Commissione speciale nominata il 26 giugno scorso ha preso atto di questa decisione». Ernst von Freyberg - precisa la Sala Stampa della Santa Sede - sarà coadiuvato da Rolando Marranci in qualità di vicedirettore e da Antonio Montaresi nella nuova posizione di Chief Risk Officer con la responsabilita' di compliance e progetti speciali. Rolando Marranci è stato Chief Operating Officer presso una nota banca italiana a Londra. Antonio Montaresi ha operato come Chief Risk Officer e Chief Compliance Officer presso varie banche negli Stati Uniti. «A nome del Consiglio di Sovrintendenza ringrazio il signor Cipriani e il signor Tulli per la dedizione personale manifestata nel corso degli anni», ha dichiarato il presidente Ernst von Freyberg. «Sono lieto della nomina di Rolando Marranci e Antonio Montaresi in quanto eccellenti professionisti», ha aggiunto. «Dal 2010 lo Ior e la sua Direzione hanno lavorato seriamente per portare le strutture e i procedimenti in linea con gli standard internazionali di lotta al riciclaggio di denaro. Sebbene siamo grati per i risultati conseguiti, oggi è chiaro - conclude il presidente dello Ior - che abbiamo bisogno di una nuova direzione per accelerare il ritmo di questo processo di trasformazione. I progressi fatti sono in gran parte dovuti al sostegno continuo degli organismi di governo dell'Istituto e del suo personale». Sullo sfondo delle dimmissioni improvvise si staglia l'inchiesta della Procura di Roma che nel settembre 2010 ha portato al clamoroso sequestro dalle casse dello Ior di 23 milioni di euro e alla emissioni di avvisi di garanzia dell'allora presidenti Ettore Gotti Tedeschi del direttore Paolo Cipriani.

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