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Clamorosa rapina nel centro di Milano

Rapina alla gioielleria Franck Muller di Milano

Commando assale la gioielleria Muller in via della Spiga con mazze e un'ascia. Colpiti due commessi e lanciata una molotov nel negozio. Un'altra bottiglia incendiaria lanciata durante la fuga. Il ministro Alfano: «Li prenderemo»

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La sicurezza a Milano è ormai un'emergenza. Lo ammette anche il vicepremier Alfano che ha partecipato questa mattina alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine pubblico: «La sicurezza dei cittadini del capoluogo lombardo è una priorità fondamentale e nazionale - ha detto il ministro dell'Interno - È la capitale economica del Paese e una città sicura attrae investimenti». Ma praticamente in contemporanea con le sue dichiarazioni, c'è stata una nuova spettacolare rapina in pieno centro. Alcuni banditi, sembra otto o nove, armati di mazze, hanno distrutto la vetrina di una gioielleria di via della Spiga e si sono impossessati di un ingente bottino tra orologi e preziosi. Poi, per la fuga, i malviventi hanno lanciato due bombe molotov. Durante la rapina due persone sono rimaste ferite. «Ho visto un uomo incappucciato che correva e gridava "molotov", poi ho sentito un botto tremendo» racconta uno dei testimoni della rapina avvenuta attorno alle 11.40 nell'orologeria Franck Muller. I malviventi erano tutti incappucciati: hanno spaccato le vetrine servendosi di alcune mazze, con le quali hanno colpito alla pancia due dei commessi, e anche di un'ascia, che è poi stata ritrovata davanti alla gioielleria insieme a un berretto e a un borsone, e hanno esploso una molotov all'interno del negozio. Dopo aver razziato la refurtiva i rapinatori sono scappati a piedi lungo via della Spiga, lanciando una seconda bottiglia incendiaria lungo via Gesù. Una terza bottiglia è stata trovata intatta dai carabinieri in via dell'Annunciata. Il bottino che la banda è riuscita a trafugare è ancora da quantificare. L'intera via è stata completamente chiusa dalle forze dell'ordine, i feriti sono stati condotti al Policlinico, ma per fortuna le loro condizioni non sono gravi. Uno ha rifiutato di farsi medicare, l'altro, di 39 anni, era in codice giallo. La stessa orologeria era stata rapinata il 15 febbraio scorso. Alfano ha detto che «gli autori» delle precedenti rapine «sono sempre stati scoperti e individuati dalle forze dell'ordine. Siamo fiduciosi che si verificherà di nuovo».

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