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Lazio, Luis Alberto dodicesimo di Sarri

Lo spagnolo decisivo quando entra ma finora è stato tra i migliori. Abbonamenti oltre quota 26.000

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Quattrocentonove minuti su ottocentodieci, 9 presenze su 9, quattro partite dall’inizio, cinque da subentrato. Numeri che smentiscono il presunto ostracismo di Sarri verso Luis Alberto, capace di essere decisivo in molte gare con giocate di qualità e tre gol, due in campionato contro Verona e Inter e uno col Feyenoord in Europa League (tutti all’Olimpico). Lo spagnolo che compirà tra cinque giorni trent’anni, si è riuscito a ritagliare uno spazio importante in un centrocampo che come ha detto il tecnico toscano «deve aiutare Milinkovic a entrare in forma», uno che per struttura fisica ha bisogno di giocare almeno una decina di partita. Eccolo il problema tattico, Cataldi si è preso la maglia da titolare, Sergej è inamovibile e quindi Sarri ha preferito affidarsi a Vecino, più fisico rispetto al mago, per assortire un reparto in grado di non lasciare troppi chili e centimetri agli avversari. 
Del resto anche nella passata stagione Luis Alberto aveva faticato all’inizio per poi disputare 44 partite complessive segnando cinque gol. Ottimo il suo apporto nel girone di ritorno a conferma che non c’è nessuna preclusione. È chiaro che, pur avendo compiuto progressi interessanti sui chilometri percorsi e sulla capacità di aiutare la difesa, il fantasista spagnolo sta diventando il dodicesimo uomo migliore della serie A. Quando entra con i dirimpettai stanchi dopo sessanta minuti di gioco, riesce a essere ancora più incisivo di quanto non lo sia quando gioca dal primo minuto. È innegabile la sua bravura a entrare in corsa. Un elemento che deve far riflettere anche perché, ad esempio, Milinkovic quando parte dalla panchina non è altrettanto decisivo quasi avesse bisogno di più tempo per entrare subito in partita. In ogni caso Luis Alberto è un valore aggiunto del gruppo, in questa pausa della nazionale da lui solo sfiorata (una presenza con la Spagna nel 2017) ha la possibilità di trovare la maglia da titolare per la sfida interna contro lo Spezia in programma il 2 ottobre. In genere Sarri tende a privilegiare quelli che restano a Formello a lavorare rispetto ai nazionali che si sottopongono a viaggi stancanti (Vecino e Milinkovic nel reparto di centrocampo). 
Ieri nuova seduta di allenamento con alcuni giocatori che stanno gestendo guai fisici e Lazzari ancora fuori per la lesione di primo grado alla coscia. Intanto alle 12 chiude la campagna abbonamenti con oltre 26.000 tessere vendute: curve e distinti Nord esauriti non saranno disponibili per tutte le gare interne del campionato e degli ottavi di coppa Italia. Oggi arriverà il dato definitivo con risposta molto positiva della tifoseria tanto che il responsabile marketing Canigiani ha annunciato: «Apriamo la curva Maestrelli contro lo Spezia».
 

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