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Quando Jimi Hendrix era sconosciuto. Riflettori sul concerto inedito

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Chitarra elettrica sotto le gambe, dietro la schiena, suonata con i denti, a terra e in ginocchio. Il 18 agosto 1967 Jimi Hendrix folgorò la platea dell’Hollywood Bowl di Los Angeles ma non lo conosceva nessuno. Mancavano 5 giorni alla pubblicazione dell’album di debutto «Are You Experienced». E quello sarebbe stato l’ultimo concerto della band davanti a un pubblico che non era venuto per loro. Gli oltre 17mila spettatori avevano comprato il biglietto per assistere ai The Mamas & The Papas. Hendrix era «solo» l’opening act. Ma quella sera suonò brani che sarebbero diventati classici. Il pubblico rimase spiazzato di fronte all’energia di quel giovane performer che avrebbe cambiato la storia del rock. La Jimi Hendrix Experience esplose grazie a brani come «Purple Haze», «The Wind Cries Mary» e i classici, all’epoca ancora inediti, «Foxey Lady» e «Fire», nonché le loro rivisitazioni di «Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band» dei Beatles, «Killing Floor» di Howlin’ Wolf, «Like a Rolling Stone» di Bob Dylan, «Wild Thing» dei The Troggs e «Catfish Blues» di Muddy Waters. Adesso tutto questo viene pubblicato per la prima volta. Dal 10 novembre la registrazione dal vivo di quello straordinario set diventerà vinile, cd e digitale col titolo «Jimi Hendrix Experience: Hollywood Bowl August 18, 1967».

Jimi Hendrix si era trasferito a Londra nel settembre del ’66 e gli Experience si erano formati con una sezione ritmica britannica composta dal batterista Mitch Mitchell e dal bassista Noel Redding. La band aveva ottenuto un buon successo commerciale con 3 singoli nella top 10, esibizioni che avevano travolto il pubblico e gli elogi di artisti come Paul McCartney, Eric Clapton e Jeff Beck. La voce di questo successo era arrivata fino al capo della Reprise Records, Mo Ostin. Nel marzo ’67 Hendrix firmò il contratto americano. Due mesi dopo, su sollecitazione di Paul McCartney, la Jimi Hendrix Experience fece il suo debutto negli Usa al Monterey International Pop Festival. Ma la prosperità immediata di cui la band aveva goduto nel Regno Unito non si era replicata oltreoceano. I loro primi due singoli americani furono un flop («HeyJoe» non entrò in classifica e «Purple Haze» raggiunse solo la posizione 65) e l’album «Are You Experienced» non venne pubblicato negli Stati Uniti fino alla fine di agosto. Gli Experience tennero 5 show al Fillmore di San Francisco, seguiti da un tour di apertura per i Monkees che, però, durò solo 9 date prima che Hendrix abbandonasse a causa del pubblico di ragazzini che era interessato solo agli headliner. Poi John Phillips di The Mamas & The Papas invitò l’Experience ad aprire il suo gruppo all’Hollywood Bowl. Da lì in poi il resto è storia. Nel backstage, Phillips venne letteralmente conquistato da Hendrix. «Lo amavo assolutamente - ricorda Phillips nelle note di copertina scritte da Jeff Slate - Era un gentiluomo, era adorabile, era divertente». Hendrix aveva ammorbidito la sua visione del «teatro rock and roll», in qualche modo antitetica alla platea più ampia a cui si poteva rivolgere. Proprio il live di Los Angeles finì per essere l’ultimo dei The Mamas & The Papas mentre la stella dell’Experience stava nascendo. Hendrix sarebbe tornato al Bowl già l’anno seguente come headliner. «In un paio di giorni o mesi - ricorda Phillips - Jimi era diventato il personaggio più interessante della scena». E lo sarebbe stato per lungo tempo.

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