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Harry Styles e Robbie Williams, i re del pop nascono nelle boy band

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Robbie Williams e Harry Styles sono solo i due fenomeni più eclatanti di una tendenza da milioni di copie e centinaia di migliaia di spettatori nelle tournée di mezzo mondo. Ex membri di boy band sulla cresta dell’onda che hanno scelto la carriera solista proseguendo o addirittura incrementando il loro successo. All’ultimo Lucca Summer Festival, ad esempio, Robbie Williams ha festeggiato i primi 25 annidi carriera solista. Cominciò nel ’90 come membro dei Take That che divennero rapidamente uno dei gruppi di maggior successo dell’epoca. I contrasti interni, però, lo spinsero a lasciare la band già nel ’95 e poi a intraprendere la carriera solista. Nel 2010, dopo una pausa di 15 anni, è rientrato a far parte dei Take That in occasione dell’album «Progress». L’anno seguente ha ripreso l’avventura solista rimanendo, però, in buoni rapporti col resto del gruppo e a disposizione per eventuali reunion e collaborazioni. Discorso diverso per Justin Timberlake. Dopo «Bye bye bye», la popstar si è progressivamente allontanata dagli *NSYNC. Nel 2002, un anno dopo l’uscita di «Celebrity», il gruppo ha annunciato una pausa indefinita. Nello stesso anno Timberlake ha pubblicato la hit «Like I love you» e il suo album di debutto «Justified». Qualche anno fa gli *NSYNC si sono riuniti per celebrare la stella sulla Walk of Fame ma, quando nel 2019 il gruppo si è riunito al Coachella per il live di Ariana Grande, i conflitti di programmazione hanno impedito a Timberlake di partecipare.

Altro peso massimo tra i solisti ex boy band è Harry Styles. Qualche settimana fa l’abbiamo visto alla Rcf Arena di Campovolo davanti a 100mila spettatori. L’ultimo atto di una folgorante carriera. L’esperienza negli One Direction è nata quasi per caso dopo che Cowell vide Niall Horan, Louis Tomlinson, Zayn Malik, Liam Payne e Harry Styles presentarsi a un’audizione di X Factor come concorrenti solisti. Il loro potenziale come boy band è stato subito evidente. Ben presto, però, Styles ha lanciato la sua carriera solista pubblicando tre album e diventando perfino una star del cinema. Tornando indietro nel tempo, troviamo i Backstreet Boys di Nick Carter, fino ad oggi la boy band bestseller nella storia del pop. Nel 2002 Carter ha pubblicato il suo primo album solista «Now or never». Ma i Backstreet Boys non hanno mai annunciato la loro separazione ufficiale. Infine una vecchia conoscenza del pop come Ricky Martin che, negli anni ’80, ha fatto faville con i Menudo, la più celebre boy band latinoamericana. Martin ha debuttato con il suo omonimo album solista nel 1988, si è esibito ai Mondiali del ’98 e ha vinto un Grammy per la miglior performance pop latina nel ’99 con «Vuelve». Il suo primo singolo in inglese «Livin’ la vida loca» ebbe un successo immediato, come il suo album di debutto che balzò al numero uno della Billboard Hot 100. Il resto è storia. Come quella delle altre popstar che devono tutto all’irrefrenabile carica delle boy band. 

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