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Pink Floyd, dopo 50 anni torna “The dark side of the moon"

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Non accade sempre ma, a volte, quantità corrisponde a qualità. Come in questo caso, in cui essere al secondo posto in classifica dopo 50 anni è un segnale inequivocabile. È quello che accade a «The dark side of the moon», l’iconico album dei Pink Floyd pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti il 1° marzo 1973 e poi nel Regno Unito il 16 marzo 1973. Registrato negli Emi Studios (ora Abbey Road Studios) a Londra, ha venduto finora più di 50 milioni di copie ed è al secondo posto nella classifica Fimi dei vinili più venduti del 2022. Meglio di lui ha fatto solo «Harry’s House» di Harry Styles. Per il cinquantesimo anniversario, il prossimo 24 marzo Warner Music ha annunciato la ristampa dell’album in edizione completamente rimasterizzata e in cofanetto deluxe.

Contemporaneamente sarà disponibile separatamente su cd e, per la prima volta, anche su vinile «The dark side of the moon - Live at Wembley Empire Pool, London 1974» che venne registrato nel novembre ’74 come parte del tour invernale della band ed è per la prima volta disponibile come album separato con l’artwork originale del 1973 disegnato da George Hardie. Si allineerà all’uscita del cofanetto anche il libro «Pink Floyd - The dark side of the moon: 50th anniversary», pubblicato separatamente da Thames & Hudson. Curato dal fotografo Jill Furmanovsky e dall’art director e co-fondatore dello studio Hipgnosis Aubrey Powell, il libro avrà le stesse dimensioni di un LP e mostrerà fotografie rare e inedite scattate durante le fortunate tournée «The dark side of the moon» del periodo compreso tra il 1972 e il 1975. Quanto all’iconica copertina con lo spettro di un prisma, venne progettata da Storm Thorgerson dello studio Hipgnosis e disegnata da George Hardie. E il 50° anniversario sarà festeggiato dai Pink Floyd con l’invito rivolto a una nuova generazione di disegnatori di animazioni a partecipare a una competizione per creare video musicali per ognuna delle dieci tracce dell’album.

Il 27 febbraio 1973 la Emi Records tenne una conferenza stampa per la presentazione di «The dark side of the moon» al London Planetarium. Sebbene la volta del planetario potesse mostrare solo una gamma di stelle, costellazioni e immagini del cosmo mentre la musica suonava, fu un successo senza precedenti. Per questo a marzo, dopo 50 anni esatti, in alcuni selezionati planetari di tutto il mondo sarà realizzata una «full experience» ufficiale con visual del sistema solare della durata di 42 minuti, la stessa dell’album. Lo spettacolo sarà suddiviso in parti che rispetteranno le tracce dell’album, in ordine cronologico, ognuna con un tema differente, alcune con un approccio futuristico e con un occhio al divenire e altre compiendo una retrospettiva nella storia visuale dei Pink Floyd, tutte comunque in relazione a un’esperienza nel tempo e nello spazio e sfruttando la tecnologia avanzata che solo un planetario può offrire. Sarà un’esperienza immersiva con suono surround a 360 gradi ed effetti visivi che trasporterà il pubblico oltre la realtà. Dopo 50 anni il sorprendente viaggio dei Pink Floyd non è ancora finito.

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