Madre e figlia morte a Campobasso: "Tossinfezione alimentare". Sequestrati funghi e polenta
''Dall'autopsia non sono emersi elementi conoscitivi immediati''. Così il procuratore della Repubblica di Campobasso, Nicola D'Angelo, al termine dell'accertamento irripetibile. Una frase che sembra escludere l'ipotesi di avvelenamento da parte di terze persone. Si tratta, invece, come ipotizzato dai primi momenti, di ingestione di tossine alimentari. Potrebbe essere accaduto la sera del 23 dicembre, quando a cena non c'era la figlia maggiore, quella che non è mai stata male. Quella sera mangiarono in 3: padre, madre e figlia minore. Avrebbero mangiato anche funghi e forse proprio i funghi sono i responsabili dell'avvelenamento mortale. Se ne saprà di più solo dopo gli accertamenti di laboratorio sui prelievi effettuati sul corpo delle due donne. Tra sessanta giorni.
Campobasso: madre e figlia morte per intossicazione, cinque medici indagati
Un preparato con funghi e peperoni, olive verdi e nere, polpette, formaggio al pistacchio, mozzarella di latte vaccino, salsa di pomodoro, funghi presumibilmente del tipo pleurotus ostreatus detti volgarmente anche "orecchiette", vongole cotte con guscio, baccalà gratinato con pinoli, uva e patate, una torta con Pan di Spagna con crema al pistacchio, pesto di una famosa marca, una confezione di formaggio spalmabile di un noto marchio, due marmellate, polenta solida con funghi, forse, champignon, funghi alla contadina e una giardiniera fatta in casa. E' la lista dei 19 alimenti sequestrati dalla squadra mobile della Questura di Campobasso, su delega del sostituto procuratore, Vittorio Guarriello, che coordina le indagini sulla misteriosa morte di Sara Di Vita di 15 anni e di sua madre, Antonella Di Ielsi, di 50 anni. Ma i sospetti ricadono su una serie di prodotti, tra cui alcuni funghi chiusi artigianalmente in un sacchetto frigo. Il sequestro è avvenuto nell'abitazione delle vittime e in quella della madre di Gianni Di Vita al primo piano dello stesso stabile. Le analisi sono state affidate all'Istituto Zooprofilattico dell'Abruzzo e del Molise. Tra le ipotesi investigative seguite anche quella di un avvelenamento ad opera di terze persone ma sul punto gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. Tra gli indagati figurano, nel decreto di convalida di sequestro di 4 pagine, emesso dalla procura della Repubblica di Campobasso i nomi di 5 persone.
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