Gaza, i ProPal non si arrendono: i “pacifinti” tornano in piazza. Petizione contro Albanese
La sinistra parlamentare è disarmata dopo la pace in Medio Oriente: di cosa parleranno ora? Ad aiutarli, sembra che ci siano le solite piazze ProPal, che non hanno intenzione ad abbandonare la guerriglia urbana, nonostante persino Hamas sembra aver accettato il piano Trump. A lanciare la manifestazione a Milano dell’11 ottobre è sempre l’Api, l’Associazione dei Palestinesi d’Italia di Mohammad Hannoun, il giordano sanzionato dal dipartimento del Tesoro Usa perché ritenuto una propaggine di Hamas in Italia. «Due anni di genocidio, 77 anni di resistenza, Palestina libera. Stop agli accordi con l’entità sionista», scrivono lanciando la piazza con i loghi anche del Global Movement to Gaza e della Global Sumud Flotilla.
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Ma c’è anche la "settimana di azione" dal 13 al 18 ottobre indetta da Bds Italia con i Giovani Palestinesi Italiani (Gpi, gli stessi che hanno organizzato la piazza di Bologna che inneggiava al 7 ottoibre), Extinction Rebellion, e il Global Movement to Gaza. La motivazione, questa volta, è «contro i jet da guerra F35 israeliani, fondamentali per portare avanti il genocidio. Unisciti alla mobilitazione globale». A mobilitarsi anche i portuali di Livorno, che chiedono a tutti i portuali italiani e alle sigle sindacali che il «boicottaggio contro Israele continui e si allarghi su scala nazionale» e il volto Ucoii Yassine Lafram, che lancia il corteo di sabato a Bologna a cui ha immediatamente aderito la Cgil. Sono le stesse persone che gridavano alla pace, le stesse che dicevano di sperare ardentemente in un cessate il fuoco e che ora, a cose fatte, non smettono di chiedere mobilitazioni nazionali e attacchi contro lo Stato di Israele. Forse ora capiranno tutti chi sono i veri pacifisti.
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Anche perché il malcontento cresce, ed è per questo che è stata lanciata una petizione, che in poche ore ha già raccolto migliaia di firme, per revocare la cittadinanza onoraria a Bologna che hanno deciso di conferire alla relatrice Onu Francesca Albanese.
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