Giro d'Italia, ecco il vademecum dei pro-Pal per la protesta anti-Israele
Il Giro d’Italia prenderà il via domani e si trova quest’anno al centro di una controversa campagna di protesta promossa dal movimento BDS Italia (Boycott, Divestment, Sanctions). Le azioni di protesta contro Israele, diffuse lungo il percorso della gara, si sono articolate attraverso una serie di messaggi visivi forti, che vanno dalle immagini sui veicoli pubblicitari, ai manifesti, fino a slogan direttamente scritti sull’asfalto. Come spiegato in un "vademecum" dallo stesso movimento pro-Palestina.
"Raccapricciante storpiare una canzone ebraica": Parenzo stronca i Patagarri ProPal
Una delle principali modalità di espressione delle proteste è rappresentata dai veicoli pubblicitari, tra cui bici vela, ape vela e camion vela. Un esempio mostrato è quello di camion bianco con un grande cartellone rosa che riporta la scritta “L’Umbria dice NO al genocidio dei Palestinesi, non pedalare per l'occupazione israeliana”. Il cartellone è esposto con l’immagine di una bicicletta. Inoltre, un altro consiglio, è quello che le bandiere palestinesi, gli striscioni e i cartelli vadano distribuiti lungo il percorso del Giro d’Italia, rendendoli visibili anche dalle immagini aeree catturate dagli elicotteri. Ad esempio un tunnel viene adornato da una grande bandiera palestinese, mentre un gruppo di ciclisti attraversa una strada fiancheggiata da ulteriori bandiere. Un altro scatto mostra un gruppo di ciclisti con il paesaggio segnato dalle bandiere palestinesi che sventolano ovunque. Le carovane di bici con pettorine rosa anti Israele possono essere un altro simbolo chiave della protesta. Un altro possibile messaggio può arrivare dalle magliette indossate dai manifestanti, con la scritta “Giro del Genocidio” sovrapposta a immagini di edifici distrutti.
Video su questo argomento
Pro Pal scatenati, scontri al corteo di Milano: bottiglie contro la polizia
Anche alla partenza e all’arrivo delle tappe, i manifestanti vorrebbero farsi notare. In una delle immagini, due persone in giacca e cravatta, apparentemente figure ufficiali della manifestazione, si trovano davanti a un tavolo mentre sullo sfondo una folla di manifestanti, con bandiere palestinesi e striscioni, si fa sentire. La scritta "VILLAGGIO PARTENZA" appare visibile, suggerendo una strategia di visibilità mirata per sfruttare l’alta attenzione mediatica di questi momenti cruciali della gara. Le scritte sull’asfalto sono un altro elemento chiave della protesta. In una serie di immagini, si vedono messaggi come "PALESTINA LIBERA" e "STOP GENOCIDE" tracciati sulle strade percorse dai ciclisti. Infine il vademecum prevede un codice QR accompagnato dalla scritta "MOBILITIAMOCI". Bds Italia è quindi pronta ad azioni eclatanti durante questo Giro d'Italia.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto