
Il Fisco regolarizza la prostituzione, spunta il codice Ateco che prevede i "servizi sessuali"

Tra i nuovi codici Ateco entrati in vigore il 1° gennaio 2025 e diventati operativi lo scorso 1° aprile, ce n’è uno destinato a far discutere: il 96.99.92, ufficialmente definito come “Servizi di incontro ed eventi simili”. Come evidenziato in un articolo pubblicato da Open diretto da Franco Bechis, dietro questa formula neutra si cela, però, una classificazione che include attività legate alla prostituzione, come "attività connesse alla vita sociale, ad esempio attività di accompagnatori e di accompagnatrici (escort), di agenzie di incontro e agenzie matrimoniali" e "la fornitura o organizzazione di servizi sessuali, organizzazione di eventi di prostituzione o gestione di locali di prostituzione".
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Se da un lato la prostituzione non è illegale in Italia (purché esercitata in modo volontario da persone adulte e consapevoli), sono invece illegali lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione, comprese l’organizzazione di servizi e la gestione di spazi dedicati. Proprio qui sorge il paradosso: il nuovo codice Ateco sembra legittimare fiscalmente attività che, penalmente, restano punibili con pene fino a 8 anni di carcere e multe fino a 25mila euro. La contraddizione ha già acceso il dibattito: i nuovi codici rischiano di creare una zona grigia in cui ciò che è illegale penalmente viene, al tempo stesso, riconosciuto e tassato dallo Stato.
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