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Morto Giovanni Paolo Bernini. Il cordoglio della politica

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«Se n'è andato improvvisamente Giovanni Paolo Bernini, storico esponente di Forza Italia di Parma. Ci eravamo salutati due giorni fa e lo avevo incoraggiato per la sua candidatura a sindaco di Berceto. Riposa in pace». Lo scrive su X il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ricordando un protagonista della vita politica emiliana, scomparso a 61 anni per un malore nella sua casa di Parma. Al cordoglio di Tajani, si unisce quello di molti esponenti del partito.

 

 

 

 

«Sono molto addolorato per la notizia improvvisa della prematura scomparsa di Giovanni Paolo Bernini, nostro dirigente di Parma, già assessore nel Comune emiliano e impegnato, in particolare, nelle battaglie per la riforma della giustizia condotte da Forza Italia. Bernini è stato vittima della malagiustizia e delle azioni persecutorie e infondate di noti magistrati della sinistra. Ha scritto libri per raccontare la verità ed era impegnato, anche in questi mesi, per ottenere risposte dalle autorità di governo in merito alle vicende che hanno ingiustamente condizionato la sua vita. Temo che queste vicende non siano estranee alla sua morte prematura. Nello stringermi ai familiari, agli amici e nel ricordare le tante occasioni di incontro e di comune battaglia per Forza Italia e per una giustizia trasparente, devo immaginare che chi ingiustamente l’ha perseguitato si renda conto delle gravi responsabilità che si hanno rispetto alla vita delle persone. Perchè è forte in me la convinzione che troppo abbia sofferto le persecuzioni subite», scrive in una nota il presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri. «L’improvvisa scomparsa di Giovanni Paolo Bernini è un colpo al cuore. Proseguiremo le sue battaglie per la giustizia. Le sue, dopo aver subito processi dai quali è stato completamente assolto con grave pregiudizio per la sua carriera politica e soprattutto per la sua sfera personale. Un pensiero di cordoglio commosso va ai suoi familiari e a quanti gli hanno voluto bene. Per coloro che, invece, in vita lo hanno bersagliato con un male immeritato, solo assoluto disprezzo», aggiunge Mauro D’Attis, deputato e commissario regionale del partito azzurro. «Con profondo dolore, esprimo sincero cordoglio per la scomparsa di Giovanni Paolo Bernini, da sempre amico e strenuo sostenitore di Forza Italia al fianco del Presidente Berlusconi. La sua dedizione e impegno rimarranno d’esempio per tutti noi. Mi unisco al dolore di familiari e amici, grata per il suo contributo», dice Sandra Savino, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

«Apprendo con dolore della prematura scomparsa di Giovanni Paolo Bernini, dirigente di Forza Italia a Parma. Nel corso della sua esperienza politica non si è mai risparmiato nè sottratto, pagando prezzi personali altissimi per combattere le battaglie in difesa dei principi e dei valori in cui ha sempre profondamente creduto. Ed ora era pronto a scendere in campo, ancora una volta, con la volontà di sempre. Sono vicina ai suoi familiari, alle persone che gli hanno voluto bene e a tutta la grande famiglia di Forza Italia alla quale mi stringo in un affettuoso abbraccio», scrive in una nota il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. «Un malore si è portato via Giovanni Paolo Bernini, valoroso esponente di Forza Italia, in procinto di candidarsi sindaco di Berceto. Vittima di malagiustizia, che ha denunciato con coraggio. Un combattente per la libertà. Onore a lui e all’entusiasmo che ha messo sempre nella vita», fa sapere via X Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia. «Siamo profondamente addolorati per la prematura scomparsa di Giovanni Paolo Bernini, storico esponente di Forza Italia e amico. Abbiamo sempre ammirato la sua forza e la determinazione nella ricerca della verità riguardo alla vicenda giudiziaria che lo ha visto assolto da tutte le accuse. Giovanni Paolo Bernini non ha mai mollato e voleva andare fino in fondo sulla vicenda Emilia, caratterizzata da molte ombre nella direzione delle indagini e da aspetti da chiarire sul ruolo della magistratura requirente. Giovanni Paolo Bernini aveva sicuramente molto da riferire alla Commissione Antimafia sul rapporto tra ’ndrangheta e politica locale ed è per questo che era in programma la sua audizione. Alla sua famiglia il nostro abbraccio sincero», aggiunge Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Giustizia della Camera.

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