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Scuola, il caro voli pesa sui viaggi di istruzione: la tradizione sul viale del tramonto

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Gite scolastiche dei maturandi a rischio per il ’caro prezzi’. Un momento chiave dell’esame di Maturità, il viaggio di istruzione del quinto anno, quest’anno, per difficoltà economiche, assenza di professori disponibili, questioni disciplinari, non sembra decollare: su un campione di mille studenti, intervistati da Skuola.Net, il 45%, sembra infatti destinato a dover fare a meno del viaggio, perché non può aderire alla proposta della scuola, oppure perché al momento non è stato pianificato nulla. Il 55%, comunque, è già riuscito o riuscirà a lasciare i banchi per qualche giorno.

 

 

Per la maggior parte, circa due terzi (66%), la meta sarà una delle classiche destinazioni estere (capitali europee o località turistiche di vario genere). Quasi un quinto (17%) rimarrà in Italia, spostandosi verso mete a media-lunga distanza, in particolare città d’arte. Per altrettanti (16%), infine, lo spostamento sarà abbastanza breve, restando all’interno della propria regione o al massimo sconfinando in quelle vicine.

 

 

Sul caro gite scolastiche gli studenti fanno sentire la loro voce. «Ogni anno si ripropone la stessa storia. I costi delle gite scolastiche lievitano sempre più a causa dell’inflazione e mancano delle reali soluzioni - dichiara all’Adnkronos Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi -. I costi si aggirano attorno ai 700 euro fino a toccare punte di 1.500 euro per i viaggi esteri. In questa situazione l’effetto è di acuire le diseguaglianze sociali all’interno del gruppo classe, accrescendo la divisione tra chi può e chi non può permettersi il viaggio d’istruzione. Le gite – dice ancora Notarnicola - sono da considerarsi parte integrante del percorso scolastico, seppur facoltative, e l’accessibilità deve essere garantita. I 50 milioni stanziati dal ministero dell’Istruzione sono insufficienti: si parla di 150 euro fino a Isee pari a 5000 euro. Occorrerebbe invece ragionare su una misura più ampia, che garantisca l’esenzione al di sotto di Isee 5000 euro ed un’agevolazione fino a Isee 25.000 euro».

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