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Firenze, crolla un cantiere. I testimoni: "Boato come una bomba"

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Christian Campigli
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Sembrava una giornata come molte altre. Il caffè con i colleghi, le consuete battute in vista del weekend calcistico ormai alle porte e i mille progetti per la prossima estate. Una serenità tutt'altro che apparente, annientata in un attimo. L'orologio stava per battere le nove del mattino quando la vita di tre operai è stata letteralmente spazzata via. Il solaio di un prefabbricato è crollato al centro di un enorme cantiere edile nella periferia settentrionale di Firenze, laddove per anni c'è stata la sede del Panificio Militare e, dopo un tira e molla di quasi tre decenni tra comitati cittadini e amministrazione comunale, sarebbe dovuta sorgere la nuova sede del supermercato Esselunga. Un tonfo secco sentito in tutto il rione, un rumore fortissimo simile «a una bomba» come racconta un testimone. Una tragedia che ha portato alla morte, al momento accertata, di quattro operai. Ai quali vanno purtroppo sommati due dispersi e altri tre feriti, già portati nelle prime ore della mattinata all'ospedale di Careggi.

 

 

Luigi Coclite, nato nel 1964, di Collesalvetti (piccolo centro in provincia di Livorno), è una delle vittime. Il sessantenne, originario di Teramo, lascia due figli. I tre feriti ricoverati sarebbero invece tutti e tre rumeni e avrebbero 37, 48 e 51 anni. «Non sono in pericolo di vita. Ho parlato con uno di loro, piangeva anche per la sorte dei suoi compagni – ha affermato il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani - Aveva molto dolore: ha costole rotte e una contusione al ginocchio. Un operaio è in semi intensiva, il terzo in intensiva ma i medici mi hanno detto che possono farcela». Cinquanta i vigili del fuoco, di varie specializzazioni, impegnati nelle ricerche degli operai dispersi, anche con unità cinofile. L'impresa esecutrice dei lavori nel cantiere è l'Aep Attività Edilizie Pavesi srl, azienda con sede a Pieve del Cairo (paese in provincia di Pavia). I sindacati sostengono però che vi siano almeno altre trenta aziende in subappalto. Un'ipotesi sulla quale dovranno ovviamente indagare gli inquirenti.

 

 

La società committente dei lavori risulta essere La Villata spa, immobiliare di investimento e sviluppo, con sede a Milano. Secondo quanto riportato nel cartello esposto all'ingresso del cantiere, i tecnici che si occupano dei lavori sono in prevalenza professionisti di Firenze, mentre la direzione è dello studio Gurrieri Associati. La progettazione architettonica, al contrario, è stata affidata all'architetto Fabio Nonis di Milano. Uno dei primi a giungere sul luogo della tragedia è stato Eugenio Giani. Che ha voluto seguire, da vicino, le ricerche dei dispersi. Alle cinque del pomeriggio, il governatore toscano era ancora in quell'angolo di città. Visibilmente turbato da un disastro che ha, letteralmente, sconvolto un'intera città. L'enorme area, posta a metà strada tra il parco delle Cascine e la zona universitaria, viene attraversata da una strada, via del Ponte di Mezzo, solitamente a doppia percorrenza. Nonostante il blocco di un lato di carreggiata e il traffico molto intenso, nessuno ha mai neppur sfiorato il clacson, nessuno si è lamentato. Troppo il rispetto per quei morti innocenti. Una zona molto estesa, letteralmente avvolta da un silenzio irreale, quasi percettibile.

 

 

Nel frattempo, la procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Filippo Spiezia, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e crollo colposo relativamente all'incidente sul lavoro avvenuto questa mattina. Il cantiere è stato posto sotto sequestro. Secondo le informazioni raccolte direttamente sul luogo del disastro, una delle maggiori difficoltà nella ricerca dei dispersi riguarda il timore che, togliere i detriti, possa provocare ulteriori crolli. Il sindaco Dario Nardella, che sta partecipando ad un viaggio istituzionale tra Israele e la Palestina, ha proclamato il lutto cittadino per oggi «con sospensione di tutti gli eventi». Viene inoltre ordinata l'esposizione sugli edifici pubblici della bandiera della città di Firenze abbrunata o a mezz’asta, e di segni di lutto sui mezzi di trasporto pubblico e veicoli di servizio pubblico. L'ordinanza ha invitato «la cittadinanza tutta ad esprimere il proprio cordoglio ed essere vicina alle famiglie così duramente colpite nei loro affetti, osservando (quest'oggi) almeno un minuto di silenzio alle 15».

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