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Sanremo, la Rai fa ricorso per il caso Amadeus-Ferragni

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Si alza il sipario sul Festival di Sanremo e lo stesso giorno arriva la sentenza sul caso Amadeus-Chiara Ferragni dell’anno scorso in relazione alla presunta pubblicità occulta. Il Codacons esulta, l’AgCom si compiace ma in Rai fanno chiarezza sull’entità della sanzione e annunciano il ricorso al Consiglio di Stato. «La quarta sezione del Tar Lazio - si legge in una nota del Codacons - non solo ha confermato la sanzione da 175mila euro inflitta dall’Agcom alla Rai per la pubblicità occulta in favore di Instagram fatta da Amadeus e Chiara Ferragni nel corso dell’edizione del Festival di Sanremo 2023, ma ha deciso di inviare gli atti alla Corte dei Conti per le valutazioni del caso». «I giudici hanno accolto il pieno le nostre richieste confermando la multa alla Rai per le violazioni in tema di pubblicità occulta a Instagram - aggiunge il Codacons - Il Tar ha sottolineato in particolare il ruolo svolto nella vicenda da Chiara Ferragni, influencer che identifica la propria popolarità proprio con il social network Instagram».

 

Viale Mazzini replica precisando che «la sentenza del Tar del Lazio pubblicata oggi riguarda solo ed esclusivamente l’edizione 2023 del Festival di Sanremo e, pertanto, non incide in alcun modo sull’edizione 2024 del Festival che inizia questa sera» e annuncia ricorso al Consiglio di Stato sulla sanzione di 123 mila euro perché «il Tar ha accolto il ricorso della Rai per quel che riguarda l’inserimento delle ’Cartoline' volte a promuovere la Regione Liguria (che ospita il Festival) annullando perciò la relativa sanzione di 51.645 euro irrogata dall’Autorità a carico della Rai. Come affermato dal Tar, la Rai ha pienamente rispettato la legge che disciplina le attività di comunicazione istituzionale degli enti pubblici, qual è la Regione Liguria. Il Tar ha invece confermato la sanzione di 123.498 euro per la presunta pubblicità del social network Instagram. La Rai appellerà la sentenza su quest’ultimo punto al fine di far accertare la correttezza del suo operato».

 

Intanto Amadeus, che per l’occasione ha ricevuto il suo terzo Tapiro d’Oro da ’Striscia la notizia', ha provato a minimizzare sulla multa per pubblicità occulta dell’anno scorso. «Però ne ha incassati tanti la Rai grazie al Festival e grazie alla pubblicità, data anche dai social. Vediamo se li dovrò pagare io, che sarà mai pagare 175 mila euro...? - ha scherzato il conduttore del Festival di Sanremo - Vedremo cosa deciderà la Rai». Sulla vicenda si è espressa anche la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, intercettata da LaPresse per le vie di Sanremo, che rivela di aver «già chiesto all’ad formalmente, quando avranno notizia e prenderanno una decisione, di comunicarla alla Commissione». Invece per Massimiliano Capitanio, commissario AgCom, «il Tar di fatto conferma un imperativo che sta alla base del lavoro di Agcom, quello della trasparenza nei confronti del pubblico, lo stesso imperativo che ha ispirato di recente la stesura delle linee guida sugli influencer - ha spiegato - Come hanno ricordato i giudici, la ratio della normativa sul divieto di pubblicità occulta è quella di salvaguardare il destinatario da ogni interferenza che possa incidere sulle sue scelte, tra cui, evidentemente, quella di aprire un account su uno specifico social o seguire un determinato profilo». 

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