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Alessia Pifferi, "Diana? Neanche dieci minuti": il retroscena della sorella

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Anche oggi a Pomeriggio Cinque, il programma di informazione e di attualità, è stato ritagliato uno spazio per dibattere sul caso di Alessia Pifferi, la mamma di Diana, la bimba morta di stenti a soli 18 mesi. Sono indagate con le ipotesi di reato di favoreggiamento e falso ideologico le due psicologhe del carcere di San Vittore. Alle due, che sono state perquisite dalla Polizia penitenziaria, si aggiunge anche, in concorso, l’avvocato Alessia Pontenani, legale di Alessia Pifferi. Pifferi, accusata dell’omicidio pluriaggravato della figlia, aveva maturato con loro l’obiettivo della perizia psichiatrica come tesi difensiva alternativa. In diretta con lo studio e con la conduttrice Myrta Merlino, la sorella di Alessia Pifferi ha offerto la sua testimonianza, raccontando che mai le è stato possibile aiutarla con la piccola Diana.

 

 

"Lei ci faceva trovare la casa a posto, piena di roba quando io andavo là. Accudiva la bambina alla perfezione, quando noi la sentivamo, la chiamavamo. Lei viveva a Bergamo, viveva con lui. Non ci permetteva di entrare nella sua vita", ha detto la sorella di Alessia Pifferi. "Ci sono le prove di questo: io mille volte le ho chiesto: lasciami la bambina. Non dorme, sei stanca, lasciamela. Non me l'ha mai lasciata, neanche dieci minuti", ha continuato la donna. A questo punto è intervenuta Merlino: "Abbiamo detto prima che oggi Diana avrebbe compiuto tre anni. Questa bimba alla quale il destino ha riservato una fine atroce. Cosa ti rimane di questa bimba?", ha chiesto. "Mi rimane il suo sorriso, il sorriso di quelle poche volte che ho potuto tenerla, abbracciarla", ha risposto, aggiungendo poi con amarezza: "E il pensiero di quei giorni che ha passato da sola". 

 

 

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