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Alessia Pifferi, incapace di intendere? La criminologa non ci sta: "Lucidità"

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"Ho intenzione di dire un bel po' di cose (...) tante cose contro il pm!". Sono le parole pronunciate da Alessia Pifferi, intercettata in carcere il 18 dicembre, mentre parlava con le due psicologhe di San Vittore, ora indagate per falso e favoreggiamento. In quel colloquio, secondo quanto sostiene l'accusa sulla base delle conversazioni captate, le due si sarebbero informate su come procedeva la perizia psichiatrica in corso su di lei, disposta dalla Corte d'Assise di Milano nel processo che la vede imputata per l'omicidio della figlia Diana di quasi 18 mesi, lasciata morire di stenti, sola in casa per sei giorni. Il caso di cronaca è stato al centro del dibattito di una delle ultime puntate di Pomeriggio Cinque, il programma condotto da Myrta Merlino. 

 

 

Possibile che Alessia Pifferi non sia in grado di intendere e di volere? La donna è stata manipolata in carcere? Questi i quesiti posti in studio dalla padrona di casa. A intervenire nel corso dell'appuntamento della trasmissione è stata la criminologa Margherita Carlini. "Io penso che quello che sia chiaro è che questa donna è una donna che antepone i propri bisogni a quelli che sono stati i bisogni della figlia", ha premesso la psicoterapeuta. "Sotto il profilo genitoriale Alessia Pifferi è stata inadeguata", ha detto in modo diretto l'esperta. Poi, però, la precisazione: "Da qui a dire che non è capace di intendere e di volere, ce ne corre. Anche perché ha posto in essere una serie di azioni che hanno dimostrato una sua capacità organizzativa e di lucidità", ha concluso Carlini. 

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